Si terrà domani alle ore 10 in piazza Giovanni Paolo II ad Agnone, in provincia di Isernia, proprio nell’ultimo giorno dov’è attualmente esposta pubblicamente la Campana di Expo del Molise, ben 850 Kg di bronzo purissimo opera della Pontificia Fonderia “Marinelli” alla presenza del Sindaco della città Michele Carosella, del Vice Sindaco Maurizio Cacciavillani e di Don Onofrio Di Lazzaro, Parroco della Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli in Agnone. In quest’occasione il giornalista e campanologo torinese Maurizio Lorys Scandurra insieme a Gerlando Colombo, artista torinese di fama internazionale nel campo della Nouveau Pop Art, giunti apposta per l’occasione da Torino, faranno dono ai Fratelli Pasquale e Armando Marinelli di un’opera d’arte per il “Museo Internazionale della Campana” intitolato a San Giovanni Paolo II, a simboleggiare nell’anno dell’Expo 2015 il forte legame che esiste tra il Piemonte, terra anch’esso di storiche campane e fonderie ormai estinte, e il Molise, da dove da oltre mille anni a questa parte si continuano invece a forgiare le migliori campane al mondo.
“Le Sacre Scritture ricordano quotidianamente, insieme al suono dei campanili, che c’è più gioia nel dare che nel ricevere. La Famiglia e la Ponticia Fonderia Marinelli, l’azienda più antica d’Italia, la terza nel mondo, sito proclamato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, sempre prodiga nel realizzare con secolari amore e passione bronzi commemorativi per le più importanti ricorrenze mondiali, merita nell’anno dell’Expo di essere celebrata a dovere a sua volta con una speciale menzione”, dichiara Maurizio Lorys Scandurra.
“L’opera d’arte, che ha per nome “Rintocchi di eternità”, dedicata alla memoria di Pasquale Marinelli e della Sua Consorte Clara Vecchiarelli scomparsa nella primavera del 2014, è un esempio di lavorazione polimaterica in stile Nouveau Pop Art, frutto dell’impiego di intarsi di legno policromi, stoffe e tecnica mista. Anche la cornice, interamente intarsiata e decorata a mano, ricorda la tradizione di corniciai d’arte della mia famiglia, da sempre la più antica nel capoluogo piemontese a tramandarsi il mestiere di generazione in generazione dal 1950 ai giorni nostri”, spiega Gerlando Colombo, artista contemporaneo tra i più noti e apprezzati anche oltre confine, reduce in questi giorni da due fortunate personali a Montecarlo e a Skopje, in Macedonia, ove ha esposto per la prima volta l’opera “La Madre degli Ultimi”, dedicata alla futura canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta fissata da Papa Francesco a Roma per il prossimo 4 settembre 2016.
L’articolo completo domani su Primo Piano Molise.