Prosegue il monitoraggio civico di Cittadinanzattiva sui centri dei migranti in regione. Martedì scorso sono state visitate le due strutture di Petacciato.

“Le due strutture visitate – si legge in una nota dell’associazione – si sono presentate con caratteristiche e tagli lievemente diversi. La diversità è ovviamente legata agli ospiti, alla loro diversa provenienza, alle loro diverse abitudini e comportamenti, alle loro diverse tradizioni lingua e religione che costituiscono il solo e scarno bagaglio con il quale giungono via terra o via mare nel nostro Paese. Un’umanità variegata che chiede rifugio. Molto spesso giungono di notte, riferiscono i responsabili dei Centri, in autobus accompagnati solo dall’autista, senza alcun documento e solo con un nome e una presunta data di nascita (quella dichiarata da loro). E qui il lavoro più complesso da parte di chi accoglie: garantire con ogni modalità il diritto di asilo, restituire loro una identità, o meglio una dignità, in un contesto dove molto spesso l’aspetto umano deve necessariamente, a causa dell’emergenza, lasciar il posto a quello burocratico e farraginoso della macchina amministrativa che controlla il fenomeno”.

L’auspicio nel gruppo è quello di dar vita ad un rapporto e ad una valutazione oggettiva della situazione in Molise.

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