Per il secondo anno di fila Milano si aggiudica il gradino più alto della classifica della qualità della vita redatta dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore. Chiude la graduatoria Caltanisetta mentre Napoli e Roma scalano alcune posizioni. E i due capoluoghi molisani? Isernia sprofonda nella graduatoria perdendo ben 14 posizioni rispetto al 2018 e piazzandosi al 99esimo posto. Va meglio a Campobasso che pur attestandosi nella parte medio bassa della graduatoria, sale di 6 gradini guadagnando il 74esimo posto. “Qualità della vita 2019” è una versione ampliata della tradizionale indagine del quotidiano sul benessere nei territori ed è realizzata su base provinciale (107 capoluoghi). Rispetto all’anno scorso il numero di indicatori è aumentato da 42 a 90, divisi in sei macro aree tematiche che indagano altrettante componenti dello star bene: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia e società, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero.
Nello specifico Campobasso è 58esima in ricchezza e consumi, 71esima in ambiente e servizi, 75esima nella macroarea affari e lavoro, 87esima in demografia e società, 85esima in cultura e tempo libero. Il piazzamento migliore lo ottiene in giustizia e sicurezza dove si piazza al 32esimo posto.
Male Isernia: 99esima in ricchezza e consumi e affari e lavoro, 86esima in ambiente e servizi, 81esima in demografia e società, 74esima in cultura e tempo libero. Il risultato meno preoccupante è, anche in questo caso, la sicurezza e giustizia dove guadagna la 42esima posizione.
Sul piazzamento di Campobasso è intervenuta l’ex assessore alla politiche sociali della squadra Battista, Alessandra Salvatore, rivendicando il buon risultato: «Siamo passati, dopo 5 anni di amministrazione (dal 2014 a maggio del 2019,ndr) dalla posizione 82 alla 74. Peccato per chi ha deciso di cambiare squadra e non ha compreso quali sforzi sono stati messi in campo e quante cose importanti sono state fatte (i cui frutti ancora non si vedono). Una graduatoria lascia il tempo che trova, ma qualcosa pure racconta».