Un’opera che, seppur contestata, è attesa ormai da anni per migliorare la viabilità di confine e potenziare i collegamenti con l’Abruzzo. Si torna a parlare dunque del ‘Lotto Zero’, vale a dire l’ultimo tratto della superstrada Isernia-Castel di Sangro. L’iter che porterà all’apertura dei cantieri va infatti avanti. E il governatore Donato Toma ha assicurato di voler procedere in questa direzione.
Il progetto definitivo è stato sottoposto a verifica dall’ente preposto indicato dalla direzione generale dell’Anas. Il controlli eseguiti hanno avuto esito favorevole e, dopo, l’ente di Palazzo San Francesco ha proceduto a eseguire la cosiddetta validazione del progetto.
Ultimata tale procedura, a questo punto si è concluso tutto l’iter amministrativo perché il progetto già precedentemente era stato approvato dal consiglio di amministrazione dell’Anas nonché dalla conferenza dei servizi che s’è svolta presso il ministero delle infrastrutture.
L’opera, come è noto, è inserita nel programma Anas 2015/2020 con delibera Cipe dell’agosto 2016, tra le opere cantierabili nel 2019.
Il Lotto Zero avrà una lunghezza di circa 5 chilometri dal bivio di Pesche sulla Statale 17 al bivio per Miranda, all’inizio della Isernia Castel Di Sangro Di Sangro. Lungo il tracciato sono presenti due gallerie e otto viadotto. Il costo previsto per l’importante opera viaria è di 140 milioni di euro.
Intanto in merito all’iter relativo al Lotto Zero è intervenuto anche il presidente della Regione Donato Toma.
«L’Anas è pronta ad appaltare con il progetto esecutivo – ha detto il governatore ai microfoni di Teleregione -. Un mese fa ho avuto un incontro con i vertici dell’Anas e ho espresso la volontà di procedere e credo che già a settembre avremo in merito tempi certi».
E se per molti si tratta di un’opera strategica che va realizzata per evitare un maggiore afflusso di traffico in città anche alla luce del completamento della Fondovalle Sangro, c’è anche chi da anni si batte perché il progetto venga rinchiuso in un cassetto. Da anni è infatti attivo il comitato ‘No Lotto Zero’, nato proprio per evitare che la Isernia-Castel di Sangro venga completata e per far si che le risorse siano investite per mettere in sicurezza la rete viaria esistente, duramente compromessa dalla mancanza di fondi da destinare alla manutenzione. Proteste, ma anche azioni legali.La vicenda è infatti finita anche sotto la lente della Procura pentra a seguito delle indagini scaturite di un esposto. Il caso si è chiuso nel gennaio scorso e, per il gip Vera Iaselli non ci fu nessun abuso d’ufficio. In questo modo si è chiuso con un’archiviazione il procedimento a carico dell’ex sindaco Luigi Brasiello, dei componenti della sua giunta e di due tecnici comunali. Sotto accusa era finito il via libera al pagamento dei progettisti della strada di collegamento tra il bivio di Miranda e lo svincolo di Pesche, ovvero dell’ultimo tratto da realizzare della Isernia-Castel Di Sangro. La gip Iaselli ha ritenuto che non si siano elementi a supporto della tesi del comitato che presentò l’esposto e ha definitivamente chiuso la vicenda, accogliendo peraltro la richiesta della Procura. Sì, perché già il pm titolare del fascicolo, diversi mesi prima aveva proposto l’archiviazione, ritenendo che non si fosse configurato alcun reato nell’attività dell’Esecutivo targato Brasiello.

Un Commento

  1. Emanuela scrive:

    Quella strada farà bene al Molise, come molte altre perché le infrastrutture servono sia per dare immediatamente lavoro ad un certo numero di persone, sia per velocizzare i collegamenti a favore di industrie e commercio e nell’attuale situazione economica qualcosa per togliere la regione dell’isolamento non potrà che far bene, è ora di finirla con i NO a tutto

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