Ormai è un dato consolidato: le politiche in Molise riservano sempre almeno una sorpresa.
Questa volta la sorpresa si chiama Giuseppina Occhionero. Avvocato, 40 anni da compiere, assessore comunale alla Cultura nella prima giunta Cammilleri a Campomarino. Alle scorse amministrative, invece, non si era ricandidata. In corsa sul proporzionale con Liberi e Uguali alle elezioni del 4 marzo, era capolista nel collegio del Molise. All’una meno un quarto di martedì, in piena notte, la telefonata a cui confessa di non credere ancora completamente. È deputata della XVIII legislatura, è lei la quinta parlamentare eletta in regione: l’unica non dei 5 Stelle, l’unica rappresentante a Roma di una forza di centrosinistra.
Lo tsunami a 5 Stelle (M5S ha vinto in tutti i tre collegi uninominali con Federico, Testamento e Di Marzio e al Senato pure il candidato al proporzionale Ortis) ha lasciato sul campo i partiti tradizionali, LeU ha vinto una scommessa che ora, per le regionali, può fare anche la differenza.
«Che dire? Sono contentissima, emozionatissima. E ancora non riesco a crederci», il suo primo commento a Primo Piano. Non del tutto inaspettata quella chiamata nel cuore della notte. Da Roma nel pomeriggio l’avevano avvisata che forse c’era la possibilità di ottenere il seggio proporzionale per Montecitorio. In base ai numeri che man mano diventavano definitivi. In Molise LeU ha superato il 3% (3,71) e i meccanismi del Rosatellum segnalavano quel dato come ‘eleggibile’. Poi però un lungo silenzio dalla Capitale, la chance sembrava sfumata. A Campobasso, infatti, le segreterie degli altri partiti e i politici più esperti dello scenario regionale propendevano per l’assegnazione a Forza Italia o, al massimo, al Pd. E Occhionero un po’ aveva perso le speranze.
Invece, poco prima di mezzanotte è cominciata a circolare la voce: Liberi e Uguali si sarebbe aggiudicato il seggio proporzionale. Sul sito del ministero dell’Interno in effetti a quell’ora, per qualche minuto, risulta. Come pure risulta l’elezione di Annaelsa Tartaglione in Puglia, capolista di FI nel collegio Foggia-Andria. La delegazione di molisani così arriva a sei parlamentari.
Poi un blackout di una mezz’oretta: non ci sono più le indicazioni degli eletti, di nessun eletto. Forse un ‘buco’ tecnico dovuto all’aggiornamento dei dati o al dispositivo di accesso al portale. Ma intorno all’una tutto torna normale, come prima. E da Roma chiamano Giuseppina Occhionero. «Sì, alcuni amici che stavano seguendo lo spoglio mi hanno telefonato per dirmi che sono stata eletta… un’emozione indescrivibile!».
Messaggi, telefonate, selfie di colleghi avvocati che poi pubblicano la foto sui social. Per Occhionero il primo giorno da ‘on’ è da star. Va a Montecitorio con le idee chiare. «L’esigenza prioritaria del Molise riguarda i servizi, di cui c’è carenza, anche di quelli essenziali. Al primo posto metterò quindi i bisogni del nostro territorio, del nostro bel Molise. A cominciare, per esempio, da quelle del mondo dell’agricoltura».
Dal punto di vista politico, la neo parlamentare è felice anche di rappresentare «l’unica forza di centrosinistra che in Molise ha eletto rappresentanti» alle politiche.
«L’obiettivo di Liberi e Uguali è proprio quello di ricreare un centrosinistra che sia tale. E anche per le regionali a questo punto ci auguriamo che il nostro cammino sia più semplice, più agevole».
Ha sentito Danilo Leva? «Sì. Certo», risponde. «Mi ha fatto gli auguri. Io lo ringrazio perché la mia elezioni è merito anche suo e di tutta la squadra. È un successo di tutti, sono contenta di condividerlo con tutti».
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