Da ieri gli allevatori dei centri ovaioli che forniscono la Solagrital hanno deciso di bloccare la consegna delle uova all’incubatoio. Loro stessi la definiscono “una decisione sofferta ma inevitabile”.
“È una scelta necessaria perché siamo arrivati allo stremo – spiega l’imprenditore Carletto Di Paola -, non riusciamo più ad andare avanti, i nostri crediti nei confronti di Avicola Molisana ammontano a circa 4,5 milioni di euro per cui abbiamo seri problemi a mandare avanti le nostre piccole realtà imprenditoriali. Abbiamo lavorato e conferito il prodotto all’azienda senza ricevere alcun compenso, chiediamo che qualcuno ci indichi la strada per riscuotere il pregresso maturato nei confronti di Solagrital, oltre a una continuità aziendale per cui la Regione Molise deve intervenire con operatori del settore per poter garantire il proseguimento della produzione, non vogliamo più imprenditori avventurieri che vengono solo per sfruttare finanziamenti regionali o quant’altro”. 
Intanto da qualche giorno è stato stipulato il fitto del ramo di azienda tra Avicola e Gam, con quest’ultima disposta a pagare la produzione solo dal momento in cui è subentrata. 
“Il pregresso resta un’incognita, non abbiamo né garanzie e né certezze su chi, come e quando ci pagherà i crediti, in pratica non abbiamo un interlocutore, c’è un vero e proprio caos”. 
È in atto uno sfaldamento della filiera non solo perché gli attori principali non vengono remunerati per il loro lavoro, ma perché mancano le materie prime. I fornitori non sono stati pagati per cui c’è una produzione di mangime inferiore alle necessità degli allevamenti, con il risultato che i polli non rispettano gli standard di crescita richiesti dal mercato e vengono macellati quando sono ancora di modeste dimensioni.

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