“Per me non è Natale, sono appena le sei di pomeriggio e io sono già a letto. Quello che mi è capitato non lo auguro a nessuno. Qualche tempo fa sono stata costretta a rovistare nei secchi della spazzatura per cercare un pezzo di pane o comunque qualcosa da mangiare”. La signora Luisa ha la voce spezzata dal pianto, non riesce ad accettare una situazione che si è ritrovata a vivere dopo la morte del marito. “Da quel momento – racconta – è stato tutto un inferno, sono passata dalle stelle alle stalle, avevo una casa piena e oggi vivo come una miserabile sola in un appartamento spoglio, non ho nemmeno una camera da letto, dormo in un lettino e ho solo una vecchia cucina e un tavolo che mi hanno regalato delle persone, e ora spero che qualcuno che ha in soffitta qualche camera da letto che non utilizza più voglia regalarmela, non pretendo nulla ma c’è tanta gente che non saprebbe nemmeno dove buttarla e invece a me servirebbe moltissimo”. Luisa campa con la reversibilità del marito, “anche io avevo una piccola pensione perché ho gravi problemi di salute ma me l’hanno tolta e andare avanti tra spese per l’affitto di casa, bollette, condominio e medicine fra un po’ mi ritroverò in mezzo ad una strada. Ho già chiesto aiuto anche alla Caritas. Sono sola e disperata, il mio unico conforto è la preghiera, ho sempre pregato e continuo a farlo anche oggi. M sono affidata al Signore, ma adesso sono stanca, non ce la faccio più a sopportare una simile situazione, combattere da sola è difficile, prima avevo mio marito e i miei figli oggi non ho più nessuno. Qualche anno fa facevo anche volontariato e oggi che cosa mi ritrovo. Di casa non esco quasi mai, ho paura a uscire sola, quello di oggi è un brutto mondo, non è per niente facile vivere e io sono stanca, distrutta”. Uno sfogo, un appello che Luisa rivolge ai campobassani, alla sua gente, ha bisogno di una camera da letto e di un po’ di compagnia, chi volesse contattarla può chiamare in redazione.