La scelta di affidare l’Unità operativa complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale Cardarelli di Campobasso nelle mani del prof Marco De Santis ha consentito alla stessa di raggiungere risultati proficui e “universalmente” riconosciuti da Venafro a Termoli e in ogni angolo della regione. A quasi tre anni dal suo arrivo in Molise, il prof De Santis – persona tra l’altro schiva e poco incline alla ribalta – è divenuto un valido punto di riferimento per le partorienti (del Molise ma anche di tante regioni limitrofe) e per tutte le donne che hanno necessità delle cure specifiche del reparto che dirige. Merito suo, ma anche della sua équipe: una squadra affiatata di medici, infermieri e personale paramedico. I suoi colleghi gli attribuiscono “doti non comuni di affabilità e mediazione, sagacia e pazienza. Ha saputo smussare – affermano i medici che con lui lavorano gomito a gomito – molti angoli che purtroppo erano presenti nella nostra Uoc e che, negli anni, ne hanno condizionato negativamente la crescita. Lui ha sempre cercato, e continua costantemente a farlo, di affrontare i problemi e gli attriti mettendo in atto un’efficace azione cuscinetto, riuscendo a ricomporre le controversie talvolta frutto di insoddisfazione. La sua azione, più che su inutili parole di circostanza, si fonda sull’esempio che egli stesso è disponibile a fornire: sempre presente in reparto condivide e fa fronte, tenendo in debita considerazione la sua équipe, alle immancabili difficoltà quotidiane”. Insomma, il prof De Santis pare aver riportato quell’unità di intenti e quella giusta serenità necessari ad affrontare le complesse sfide che la professione medica impone. Dando una sguardo ai “numeri” della sua gestione c’è solo da annuire: dal 2008 al 2011 i ricoveri ordinari sono passati da 1.161 a 1.912; quelli in day surgery da 69 a 249; gli interventi chirurgici da 92 a 334;le prestazioni con impegnativa e senza per le pazienti ricoverate e per il Pronto soccorso sono passate da 3.447 (2008) a 10.855 (2011); sono aumentati i parti: da 901 a 1.123. Ridotto, invece, il tasso dei tagli cesarei con conseguente inversione del trend di crescita degli ultimi anni: dal 59.8% (2009) al 48.4% (31 agosto 2012). Sotto la guida di De Santis l’équipe ha effettuato interventi innovativi quali cordocentesi, trasfusioni fetali intra-uterine, cerchiaggi cervicali, laparoscopie con accesso unico ed office isteroscopia. Una ventata di novità che sicuramente ha fatto bene alla sanità molisana. “La crescita culturale e clinica ottenuta grazie al prof De Santis – ancora le parole dei suoi colleghi – è oggi patrimonio di tutti noi. Ha portato l’Uoc ad essere punto di riferimento degli ospedali molisani. La maggior parte delle gravidanze a rischio vengono trattate nel nostro reparto mediante una serie di tecniche che prima non venivano mai eseguite e che oggi invece sono diventate di routine”. Per chi non ha mai avuto a che fare con lui, De Santis può sembrare uno scienziato, un guru della ginecologia, una sorta di extraterrestre che con i suoi superpoteri pone rimedio a tutti i mali. Nulla di tutto ciò. Marco De Santis è solo un bravo medico che, in maniera decisa, ha basato l’iter diagnostico-terapeutico del reparto sull’adesione a protocolli standardizzati e collaudati in maniera da ottenere risultati sempre migliori e ridurre il rischio per le pazienti in cura. Un bravo medico che insieme ad altrettanti bravi ginecologi, ostetriche, infermieri e personale paramedico, si appresta a chiudere un anno ricco di soddisfazioni professionali. Ma anche in questa lieta novella c’è un “però”. Esiste infatti il rischio concreto che al prof De Santis, il cui contratto è in scadenza a breve, non venga prorogato l’incarico. Perché? Per capirlo bisognerebbe entrare nelle curiose e perverse logiche della gestione della sanità, dei piani di ridimensionamento e di rientro, dei budget sforati, dei turnover bloccati e quant’altro. Le dottoresse Carla Giammaria, Mariagrazia Reale, Clara Di Iorio e Maria Albino e i dottori Gennarino Tirabasso, Franco Doganiero, Nicola Di Donato e Antonio Mercorio hanno inviato una nota al commissario Iorio e ai sub Basso e Rosato “affinché la decisione che sarà assunta sia tale da continuare a garantire la presenza del prof De Santis quale direttore dell’Uoc di Ginecolgia e Ostetrica dell’ospedale Cardarelli”. Sulle intenzioni di far restare o meno il prof a Campobasso per il momento non trapelano indiscrezioni (anche se pare che allo stesso sia stata concessa un’ulteriore proroga di qualche mese). Sembra tuttavia certo che se dovesse essere costretto a lasciare il reparto, la direzione dello stesso sarà assunta dalla dottoressa Patrizia De Palma, moglie dell’ex sindaco di Termoli ed ex parlamentare Remo Di Giandomenico, balzata agli onori della cronaca per l’inchiesta sulla sanità in basso Molise denominata “Black hole”. (Evviva Dio)… Luco

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