La prima tappa per la consegna dei faldoni che contengono le firme di 5mila cittadini pronti a sostenere imperterriti la nomina di Marco de Santis a direttore dell’Uoc di Ginecologia è stata la sede dell’Asrem di via Ugo Petrella. Poi, la giunta regionale. Medici e infermieri arrivano in via Genova attorno alle 10, il presidente Michele Iorio sta arrivando da Isernia. Comunica al telefono con la sua segreteria, al quarto piano di via Genova, affinché trattenga il personale del reparto che si trova in sede. Cambio di programma, dunque, per i medici e gli infermieri che sono lì. Credevano di dover semplicemente lasciare quel faldone destinato al Presidente della giunta regionale, con allegato un messaggio di motivazioni eppoi via verso l’assessorato e ancora l’Ordine dei Medici. E invece no. Michele Iorio vuole incontrarli personalmente. E tutti sono ovviamente entusiasti di poter parlare per meglio esprimere le loro posizioni in merito al rinnovo del prof e ancor meglio raccontare quelle che sono le sensazioni e le reazioni registrate in questi anni dall’utenza che si è rivolta al reparto di Ostetricia e Ginecologia del Cardarelli. Qualche minuto d’attesa e il governatore arriva. Li incontra. Raccoglie il faldone e li ascolta: “I motivi di quello che possiamo definire ‘moto popolare’, che non ha precedenti a memoria – dicono i promotori -, vanno spiegati con il netto ed inconfutabile miglioramento della qualità dei servizi offerti dalla Uoc di Ostetricia Ginecologia grazie all’attenta guida del prof Marco De Santis”. Pronta la risposta del presidente: “Ho sempre seguito con attenzione questa problematica e sono convinto che non ci saranno problemi – ha detto Iorio -. Anzi l’Asrem ha già approntato una soluzione che consentirà al professor De Santis di rimanere a fare la sua attività. E devo dire che accolgo molto volentieri la sollecitazione dei cittadini perché confermano la professionalità del professore nonché la qualità del servizio sanitario. Davanti a questo non possiamo far altro che rispondere positivamente”.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.