Fino a qualche giorno fa il sole splendeva alto nel cielo. Tanto da immaginare ormai prossimo l’arrivo della primavera. Ma non a Palazzo Magno. Da dove ieri è stata diramata una nota ufficiale del presidente De Matteis che addebita proprio al maltempo di queste ore l’ennesimo ritardo dei lavori di ultimazione della fondovalle Rivolo. Una strada che aspetta di essere completata da quarant’anni, esempio eclatante di come vengono spesi male i soldi pubblici. Nei mesi scorsi l’ennesimo annuncio poi sistematicamente disatteso. Tanto che il presidente del comitato Pasquale Sardella, proprio ieri, in maniera provocatoria, aveva chiesti di essere investito del ruolo di commissario ad acta per chiudere finalmente la pratica. Un’uscita questa che non è piaciuta affatto al capo di via Roma che cerca di giustificare e ridimensionare l’ennesimo ritardo sulla tabella di marcia. Non trovando di meglio che addebitare alla neve (per la verità comparsa solo negli ultimi due giorni) i mesi di attesa per l’ultimazione dell’opera viaria costata già 44 milioni di euro. Nella nota ufficiale della Provincia di Camppobasso si legge testualmente: “Il presidente Rosario De Matteis comunica che questa mattina (ieri ndr) presso la sala Giunta dell’ente ha avuto luogo una riunione tecnica dello staff del Rivolo. Presente tutto il personale del commissario straordinario De Matteis, l’assessore regionale ai lavori pubblici Chieffo, i delegati della Regione, dell’Anas, del Provveditorato, la direzione dei lavori. In merito ad alcuni articoli apparsi sulla stampa locale ai quali il commissario De Matteis non ha inteso replicare, la riunione è stata serena e non sussiste dubbio alcuno circa il buon esito di una strada che si attende da circa 40 anni. Allo stato attuale, la disponibilità economica sussiste, non appena le condizioni meteorologiche lo consentiranno, riprenderanno i lavori ed a breve sarà convocato il tavolo per la sottoscrizione dei lavori. Purtroppo stante il perdurare del maltempo, non è possibile realizzare il tappetino stradale. Si chiede pertanto alla stampa di attenersi alle notizie ufficiali dell’ente”. Ebbene la riflessione non può essere una: se i soldi ci sono a questo punto quella che manca è la buona volontà.

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