Nulla da fare per l’avvio della stagione sciistica a Monte Capraro: è definitivamente terminata prima ancora di iniziare. Funivie Molise, infatti, ha chiarito in una nota che gli impianti non verranno aperti. Negli ultimi giorni ha acquisito una relazione, sottoscritta da un perito, nella quale si dice che “in materia di sicurezza piste, dopo un accurato sopralluogo, ha constatato la mancanza delle condizioni minime di sicurezza della pista, necessarie per l’utilizzo da parte degli utenti”. Non si tratta nemmeno di lavori che potranno essere effettuati presto perché si tratta di “interventi strutturali da svolgere in assenza di neve”, perciò Funivie è “nella impossibilità di aprire gli impianti di risalita”.
Ma il primo cittadino di Capracotta e la sua amministrazione sostengono che non ci sono ulteriori ostacoli per dare il via all’apertura degli impianti e che la soluzione è a portata di mano: “È molto semplice – afferma Antonio Monaco –, basta chiudere solo il tratto di pista che tanto preoccupa e consentire l’utilizzo della rimanente pista. Si può sciare liberamente a monte e a valle. È accaduto tante volte nel passato o per problemi di scarso innevamento o altro”. “Detto ciò – continua – senza alcuna vena polemica, nel prendere atto della decisione di Funivie Molise Spa, senza voler colpevolizzare nessuno, devo purtroppo constatare che nella nostra Regione registriamo l’ennesimo fallimento di una iniziativa che doveva ridare un minimo respiro ad una economia in grave sofferenza. Tutto è partito dal mese di gennaio 2012, tredici mesi non sono stati sufficienti a far ripartire una stazione di minime dimensioni, dopo aver speso circa 200mila euro di risorse regionali”. Somme stanziate lo scorso anno dall’ente regionale proprio per mettere in sicurezza le piste (circa 147.000 euro per la precisione più l’Iva e altre spese sostenute dal Comune di Capracotta), cifre che così come stanno le cose sono servite davvero a poco, o nulla.
