Un “malcostume dilagante”, in tutte le amministrazioni locali. Una sanità che porta giù i conti della Regione e dovrà comportare per la nuova amministrazione regionale “scelte impopolari e dolorose”, ma fatte da politici e non da commissari. Eccesso di società partecipate. Abusi negli appalti pubblici. Assenteismo dei dipendenti pubblici. Paesaggio spesso violato dall’installazione di impianti eolici. È la fotografia del Molise scattata dalla Corte dei Conti attraverso i dati anticipati dal presidente della sezione regionale, Michael Sciascia, alla vigilia dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in programma venerdì prossimo. Per quanto riguarda la sanità, il presidente ha sottolineato che la Regione Molise si è dotata di una sanità superiore a quella che è la sua dimensione. “Va detto, come cittadino, che la qualità mi sembra ottima, però dal punto di vista finanziario, ha portato un aggravio notevolissimo. Quindi, la prima sfida che la nuova amministrazione regionale avrà di fronte sarà quella di ridurre la spesa”. Il presidente auspica però che avvenga attraverso decisioni prese dai politici e non dai commissari. Circa i costi della politica, Sciascia ha affermato che la classe politica “deve divenire credibile” e si è detto certo le nuove norme varate in materia cambieranno le cose: “Con un recente decreto la Corte dei Conti controllerà i bilanci dei gruppi consiliari, quindi tutti i fondi che il Consiglio destinerà al funzionamento dei gruppi saranno d’ora in poi soggetti a controllo da parte nostra. Questo garantirà una certa serietà anche nella utilizzazione di questi fondi”.