Da domani circa 40 cantieri interessati alla ricostruzione post terremoto verranno chiusi.
Lo ha annunciato con una nota Pasquale Lallo dell’Associazione liberi imprenditori (Ali), che ha sottolineato le difficoltà delle imprese nel proseguire i lavori “a causa di ingiustificati e incomprensibili ritardi nel pagamento delle opere già eseguite. Non passa infatti giorno – si legge nel documento – senza che vengano richieste integrazioni, ripetizioni, supplementi a pratiche già approvate, che dovrebbero semplicemente essere liquidate dall’Agenzia di Protezione civile. Di conseguenza, quasi tutte le imprese e l’intero apparato produttivo che ruota intorno alla ricostruzione risultano in forte difficoltà, non essendo più in condizione di anticipare le somme necessarie per la prosecuzione delle opere di ricostruzione post sisma.
Insomma, una situazione di forte disagio che se non risolta celermente secondo l’esponente dell’Associazione liberi imprenditori comporterà il licenziamento delle maestranze che operano nei cantieri nonché l’ulteriore prolungamento dei tempi di rientro nelle abitazioni, delle persone che hanno ricevuto l’ordinanza di sgombero e che attendono da oltre 10 anni. Da qui, l’appello al neo governatore del Molise, Paolo Di Laura Frattura, “affinché, senza ulteriore indugio, si attivi per dare risposta alle nostre necessità, altrimenti saremo costretti non solo a chiudere i cantieri, ma a licenziare gli operai con tutte le conseguenze facilmente immaginabili per l’economia regionale già in grave difficoltà”.

 

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