Meno burocrazia, più efficienza e trasparenza nelle procedure e i tempi. Lo chiede l’associazione liberi imprenditori (Ali) in relazione alle difficoltà evidenziate nei giorni scorsi per le imprese impegnate nella ricostruzione post sisma nel Cratere molisano.
L’Ali aveva denunciato “ingiustificati ed incomprensibili ritardi nel pagare i lavori già eseguiti”, annunciando il blocco dei lavori in quaranta cantieri.
“Con l’iniziativa intrapresa – si legge in una nuova nota a firma di Pasquale Lallo – l’associazione non ha inteso, né intende, colpevolizzare alcuno in particolare, purché nessuno si discosti dall’operare con l’indispensabile onestà intellettuale che il delicato momento richiede.
Tuttavia, il sistema Regione-Comuni, Agenzia della Protezione civile non riesce ad essere efficiente, travolgendo di conseguenza imprese, maestranze, professionisti, artigiani e non ultimi i proprietari delle unità immobiliari danneggiate che a distanza di oltre dieci anni, non ancora rientrano nelle proprie abitazioni. Le norme procedurali che hanno regolato e che regolano la ricostruzione – aggiunge Lallo – oltre ad aver subito nel tempo inaspettate e spesso improprie modifiche, risultano estremamente farraginose, di difficile interpretazione e dispersive”.
Queste le ragioni per cui l’Ali chiede che “dalla data di presentazione degli atti dovuti, all’evasione degli stessi, il tutto avvenga per via telematica, in modo da consentire a ciascun interessato di poter prendere visione dello stato d’avanzamento della propria pratica. Questo, oltre che garantire trasparenza assoluta nelle procedure e nei tempi, consentirebbe l’individuazione immediata di eventuali responsabilità, a fronte di contestazioni che durante l’iter procedurale dovessero verificarsi”.