Parterre d’eccezione anche quest’anno alla manifestazione “Noi… Artisti di questa Terra”: dall’attrice cantante Lina Sastri, autrice, regista, vincitrice di due David Donatello, ad Antonio Forcione che il “The Guardian” ha definito «uno dei più grandi chitarristi acustici» a Giuseppina Ciarla, prima arpa del Teatro dell’Opera di Sarasota in Florida che attraverso lo strumento e la voce innesca con il pubblico «intimità, immaginazione e virtuosismo». Sul palco anche il ballerino Giuseppe Miraglia, insegnante di danza laureatosi all’Accademia nazionale di Danza di Roma e la piccola Vittoria Spedaliere classificatasi terza alla kermesse canora “Lo Zecchino d’Oro”.
L’appuntamento, a ridosso del Ferragosto, che a Montorio Nei Frentani si rinnova di anno in anno, dura ormai da oltre venticinque anni, 26 per l’esattezza, e da più di un quarto di secolo ci si ritrova con rinnovato entusiasmo per respirare l’aria fresca ed incontrare “Noi… Artisti di questa Terra”, lo spettacolo ideato da Antonio Molino, manifestazione che celebra l’abbraccio dei montoriesi con i suoi figli sparsi per le vie del mondo.
Quando questa avventura ha avuto inizio molti dei ragazzi che giovedì sera – ricoprendo vari ruoli – saliranno sul palco non erano ancora nati. Antonio Molino, ad esempio, ha nel frattempo ceduto le redini di questa sua creatura al figlio Marco che come molti suoi coetanei è cresciuto maturando la certezza che ovunque il destino ti porti è il paese nel quale si viene al mondo il luogo delle radici. Un tempo, quando le donne partorivano in casa, appena reciso il cordone ombelicale che lega il figlio alla madre questo veniva gettato nel fuoco del caminetto e la placenta sotterrata nell’orto. Un gesto rituale che sanciva l’indissolubilità tra uomo e territorio. I montoriesi amano il loro paese che si rivela uno scrigno colmo di ricchezze artistiche, materiali, e soprattutto umane, che solo un occhio attento è in grado di cogliere, percepire. Questo paese, come molti altri spopolato dall’esodo, è la culla attorno alla quale si affollano tante storie che gli abitanti si passano di bocca in bocca come quella di Pierino Di Tonno, il fotografo che come altri ha fatto “la Merica” divenendo amico di Sergio Leone e Federico Fellini. È lui che ha lanciato Clint Eastwood, ha fotografo i più grandi divi del cinema e ha suggerito a Tornatore il soggetto del film “Nuovo Cinema Paradiso” partendo proprio dall’esperienza della chiusura dell’unico cinematografo a Montorio. Raccontano l’avventura straordinaria di Josè Greco, ballerino di flamenco coreografo e attore, anche lui partito da Montorio e stabilitosi in Spagna dove ha avviato alla danza tutti suoi figli, i quali anno dopo anno tornano a Montorio. Il paese è amministrato da un sindaco, Nino Ponte, che a differenza di altri amministratori che vivono da contemporanei, ignorando la storia locale, del territorio sa tutto, storia, arti, costumi e leggende tant’è che i paesani lo chiamano Google.
Quest’anno il sindaco e gli organizzatori hanno deciso di aprire lo scrigno delle bellezze montoriesi a vantaggio dei visitatori ampliando la manifestazione attraverso l’iniziativa “Vivere il Borgo”. Si potrà passeggiare, conoscere strade e vicoli, gustare prelibatezze del posto attraverso l’offerta di prodotti tipici che l’Associazione Turistica Pro Montorio ha allestito nella piazza centrale del borgo, visitare il Polo Museale della Terravecchia con le mostre su Pierino Di Tonno e i 25 anni di questa manifestazione. Alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria Assunta, un gioiello architettonico ricco di arredi sacri di antico pregio – ai piedi dell’altare che ospita quella che “l’Editrice Vaticana” ha definito il più bel “Si” dell’arte europea, l’Annunciazione, del pittore fiammingo Teodoro D’Errico datata 1580 – Giuseppina Ciarla terrà un concerto per arpa e voce dal titolo “A ticket Home”.
“Noi… Artisti di questa Terra”, manifestazione patrocinata e voluta dalla Regione Molise, dà conto anche e soprattutto dei progressi che il Molise e i molisani, attraverso vari ambiti, compiono non solo sotto il profilo artistico, quanto quello scientifico, medico, culturale e umanitario. Il premio scientifico sarà attribuito al dottor Mariano Flocco che gestisce l’hospice “Madre Teresa di Calcutta” di Larino, quello giornalistico a Giovanni Mancinone. Premio artistico all’Associazione “Larino nel Cuore”, quello enogastronomico a Bobo e per la promozione del territorio premiata l’Associazione Caciocavallo F.C. Molise.
Tuttavia un filo di tristezza pervade e penetra l’armonia, da grande festa, che il paese vive in questi giorni che anticipano il Ferragosto. Meno di un mese fa, il 15 luglio, si è spento il dottor Paolo Carfagnini, aveva solo 65 anni. Un professionista che ha fatto del giuramento di Ippocrate l’indirizzo della sua missione di medico. Il suo, in modo unanime, era conosciuto come un cuore generoso, pronto a soccorrere senza mai pretendere nulla in cambio, se non l’amicizia. Una perla rara su un territorio che in modo incontrovertibile ha attribuito un ruolo da Cenerentola alla sanità. Un territorio di cui conosceva bene i limiti e le sofferenze avendo svolto per un decennio il ruolo anche di sindaco. A tradirlo proprio quel suo cuore generoso e leale.
Vittoria Todisco

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.