Le associazioni degli agricoltori denunciano la grave crisi dei Consorzi di bonifica del basso Molise che sono alla paralisi a causa di un forte indebitamento. «Rischiamo di non poter produrre, senza acqua il nostro settore muore», il loro grido d’allarme. In un confronto casuale e informale in piazza della Vittoria, appena dopo la conferenza stampa di Coldiretti, Confagricoltura e Cia, il presidente della Regione Donato Toma assicura: il commissario da poco nominato sta redigendo un piano finanziario, presto vi diremo come intendiamo ripianare il deficit.
Nella sala della Camera di commercio, ieri mattina, il delegato confederale di Coldiretti Molise Giuseppe Spinelli, il presidente regionale della Cia Luigi Santoianni e la collega di Confagricoltura Maria Concetta Raimondo hanno spiegato che complessivamente i consorzi di Termoli e Larino hanno circa 20 milioni di euro di debiti. Quello di Termoli ha anche perso l’opportunità di un finanziamento da 11 milioni, nell’ambito del Pnrr, perché non ha la concessione dell’acqua, ha riferito Spinelli.
Uno stato dell’arte reso esplosivo dalla siccità dell’estate del 2022, che secondo i dati del Cnr è il più caldo di sempre. Se non ci sarà un intervento delle istituzioni locali, le organizzazioni minacciano di scendere in strada con i trattori e di andare a protestare davanti alla sede della Regione.
Falle nel sistema di irrigazione, con tubi che si rompono di continuo o perdono acqua, la situazione – così Spinelli – è «terribile. Ci siamo incontrati con Toma diverse volte, gli abbiamo scritto diverse lettere e da lui abbiamo avuto diverse assicurazioni. Tutto è rimasto lettera morta, come se avessimo parlato al vento. Questa è l’ultima chance che diamo alla Regione, poi non ci rimane altro che andare a protestare coi trattori in via Genova». Finora, ha aggiunto Raimondo, «sono state messe in atto soluzioni tampone e temporanee, che servono a poco o quasi a niente. Il problema è rilevante, noi rischiamo di non poter produrre». A fronte del forte indebitamento, causato dal fatto che «negli ultimi 17 anni la Regione ha disatteso l’impegno di contribuire al 50% alle spese di gestione di questi enti», ai consorziati non vengono erogati i servizi o vengono, nella migliore delle ipotesi, erogati male. Lo ha rimarcato Santoianni che ha avvertito: «Nessuno si sogni nemmeno che i debiti possono essere pagati dagli agricoltori che non hanno nessuna responsabilità e non hanno ricevuto servizi».
Le associazioni oltre a denunciare la crisi in atto propongono anche possibili soluzioni: «Innanzitutto i costi imputati da Molise Acque ai Consorzi dovrebbero essere assorbiti dalla Regione e poi il debito residuo potrebbe essere estinto con un mutuo favorito dalla Regione stessa».
Terminato l’incontro con gli organi di informazione, i rappresentanti di Coldiretti, Cia e Confagricoltura si sono imbattuti, in piazza della Vittoria, con il presidente Toma. Vivace lo scambio di opinioni. Ai cronisti il governatore ha dichiarato che il nuovo commissario (Fabio Rastelli, ndr), che ci occupa sia del Consorzio di Termoli sia di quello di Larino, gli ha «prospettato la redazione di un piano finanziario per superare le criticità, lo avremo nelle prossime settimane e potremo comunicare alle associazioni come intendiamo ripianare i debiti».
ppm