È ricoverato in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva del Cardarelli il 75enne di Bojano a cui domenica è stata diagnosticata l’infezione dal Listeria. È stato trattato inizialmente in medicina, dove è arrivato sabato scorso e dove stata effettuata la diagnosi poi confermata dall’analisi del liquido spinale. Trasferito in malattie infettive, le sue condizioni si sono aggravate tanto da richiedere lo spostamento nel reparto di rianimazione diretto da Romeo Flocco. Affetto da patologie pregresse molto serie, le sue condizioni sono stazionare ma critiche.
I sospetti sull’origine del batterio che ha attaccato l’organismo si appuntano, in base a quel che hanno riferito l’uomo e i suoi familiari, su una ricotta. Finora nel mirino erano finiti i wurstel, ma sono numerosi gli alimenti che, mal conservati o mangiati crudi, possono generare l’infezione. Le verifiche proseguono e anche il Nas di Campobasso è pronto a intervenire se dovesse giungere l’allerta una volta individuato il prodotto.
Quello registrato in Molise è il 71esimo caso in Italia dal 2020, tre i decessi finora: a dicembre 2021, marzo 2022 e giugno 2022 in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e tutti hanno riguardato persone immunocompromesse o particolarmente fragili. A precisarlo sono fonti del Ministero della Salute. La sorveglianza del ceppo del batterio listeria (ST 155) è iniziata nel 2020 a seguito di una serie di episodi che si sono verificati in molte regioni e che sono stati identificati perché i pazienti avevano chiesto assistenza medica. Solo una parte di questi ha richiesto il ricovero.
«Resta alta l’attenzione a seguito dell’aumento di casi clinici di listeriosi alimentare registrati in diverse regioni italiane, dovuti alla contaminazione di alimenti da parte del batterio Listeria», ha spiegato nelle ultime ore il ministero della Salute, precisando che le verifiche, effettuate dal gruppo di lavoro istituito per fronteggiarne la diffusione, hanno rilevato una correlazione tra alcuni dei casi clinici e la presenza del batterio in wurstel di pollo prodotti dalla ditta Agricola Tre Valli. Stando a quanto riporta l’Ansa, la presenza del ceppo di Listeria ST 155 sarebbe stata confermata anche da campionamenti effettuati presso lo stabilimento. L’azienda, dal canto suo, ha smentito «che vi siano evidenze tecnico scientifiche che possano portare a correlare i casi di decesso dovuti a Listeriosi e i wurstel prodotti da Agricola Tre Valli. La società cooperativa ha attivato una procedura di ritiro volontario di concerto con le autorità competenti con relativo comunicato informativo sul corretto utilizzo dell’alimento esclusivamente a titolo precauzionale, in quanto l’erronea conservazione del prodotto e il mancato rispetto delle indicazioni di cottura riportate in etichetta potrebbero rendere l’alimento non idoneo al consumo sotto l’aspetto microbiologico». Considerata anche l’estate di caldo straordinario appena trascorsa e la possibilità che i prodotti in questione, una volta acquistati, possano essere stati trasportati, conservati impropriamente e poi consumati non seguendo le indicazioni riportate in etichetta, Agricola Tre Valli ha deciso di avviare questa attività cautelativa per ragioni prudenziali e a maggior tutela del consumatore. Il ritiro riguarda esclusivamente quanto prodotto e rimasto in commercio dopo l’estate, identificabile con il bollo CE IT 04 M e data di scadenza fino al 5 dicembre 2022 compreso.

Carne cruda, insaccati poco stagionati e formaggi molli: come evitare il batterio

Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, è un batterio che può essere presente nel suolo, nell’acqua e nella vegetazione e può contaminare diversi alimenti come, latte, verdura, formaggi molli, carni poco cotte, insaccati poco stagionati.
La principale via di trasmissione per l’uomo è quella alimentare.
La gravità dei sintomi va da forme simil-influenzali o gastroenteriche, accompagnate a volte da febbre elevata fino a forme setticemiche, meningiti o aborto che possono verificarsi nei soggetti debilitati o immunodepressi.
La listeria resiste molto bene alle basse temperature e all’essiccamento mentre è molto sensibile alle temperature di cottura domestica degli alimenti. Per questo il ministero della Salute invita i consumatori a «prestare massima attenzione alle corrette modalità di conservazione, preparazione e consumo degli alimenti, nel caso specifico dei wurstel», che normalmente comportano la cottura prima del consumo.
Anche l’igiene delle mani e delle superfici riduce il rischio di contrarre la listeriosi. Il Ministero quindi consiglia di «lavarsi spesso le mani, pulire frequentemente tutte le superfici e i materiali della cucina che vengono a contatto con gli alimenti come utensili, piccoli elettrodomestici, frigorifero, strofinacci e spugnette».
È importante, inoltre, «conservare in frigorifero gli alimenti crudi, cotti e pronti al consumo in modo separato e all’interno di contenitori chiusi».
Fondamentale è «cuocere bene gli alimenti seguendo le indicazioni del produttore riportate in etichetta», a partire dalla carne insaccata. È bene inoltre «non preparare con troppo anticipo gli alimenti da consumare cotti», e quando lo si fa, conservarli in frigo e riscaldarli a alta temperatura prima del consumo, visto che il batterio listeria è sensibile alle alte temperature. Per lo stesso motivo, gli esperti consigliano di «non lasciare i cibi deperibili a temperatura ambiente e rispettare la temperatura di conservazione riportata in etichetta».

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