Bollette di luce e gas decuplicate e aziende che rischiano la chiusura.
Vuoi per la guerra in Ucraina, vuoi per la speculazione, di fatto gli imprenditori sono ad un bivio: lavorare per produrre perdite o chiudere. La seconda, purtroppo, è la soluzione che salva le aziende, ma mette a repentaglio le maestranze. Emblematico il caso della catena alberghiera che non potendo sostenere i costi dell’energia ha chiuso i battenti, mandando a casa 300 lavoratori.
Il presidente della Regione Toma e quello del Consiglio Micone hanno incontrato ieri mattina a Palazzo Vitale una delegazione di panificatori locali, categoria che, come diverse altre, è duramente messa alle strette dal caro energia e dall’aumento dei costi delle materie prime.
Al summit hanno partecipato anche il direttore Fiesa Confesercenti Abruzzo e Molise, Angelo Pellegrino, e il vice Mario Porrone.
I panificatori – fanno sapere dalla sede della giunta regionale – hanno evidenziato l’urgenza di intervenire a sostegno delle loro attività, alcune delle quali a rischio chiusura. Durante il vertice è stata sottolineata la gravità di una congiuntura storica ed economica che al forte aumento delle materie prime (zucchero, olio, farina – soprattutto – ma l’aumento riguarda anche la carta e la plastica) sta accompagnando il rincaro di corrente, gas e acqua.
Riconosciuta l’importanza della legge 6 approvata dalla Regione nel giugno 2020, recante disposizioni in materia di promozione e tutela dell’attività di panificazione e dei prodotti da forno in Molise, i panificatori hanno chiesto ai presidenti di Giunta e Consiglio di sostenere la loro causa, in tempi ragionevolmente veloci.
Toma ha assicurato che la Regione conosce a fondo la questione, e che, così come avvenuto per gli interventi di sostegno in risposta agli effetti della pandemia sulle imprese e poi per la valorizzazione del pane a produzione artigianale, farà la sua parte «nell’ambito delle decisioni che saranno adottate a livello nazionale – ha detto – perché si tratta di un problema che è chiaramente diffuso su tutto il territorio. L’azione politica potrà essere esercitata in tempi rapidi e con determinazione, in linea con quanto concertato con le altre Regioni. La questione è sotto la lente di tutti i miei colleghi a livello nazionale ed è una questione più ampia in cui l’Europa dovrà giocare un ruolo essenziale. Noi sappiamo che sono interventi importanti per tante attività e comparti, a maggior ragione per quello del pane che, grazie al vostro notevole sforzo – ha proseguito il presidente – rappresenta un’eccellenza per la nostra terra, qualcosa da preservare e promuovere. Lavoreremo affinché il nuovo governo spinga perché l’Europa ci autorizzi a mettere in campo i fondi che abbiamo a disposizione, come fatto con il Covid, per evitare che le attività produttive chiudano mettendo in crisi il sistema economico e sociale».
L’argomento – ha fatto sapere il governatore – è all’ordine del giorno della Conferenza dei Presidenti la prossima settimana.