Ricordare quanto avvenuto 20 anni fa e capire cosa ha insegnato l’evento tragico del terremoto del 31 ottobre 2002 alla comunità di San Giuliano di Puglia e all’intero Molise. Il 3 novembre, giorno in cui nel paese simbolo del sisma furono i celebrati i funerali dei 27 alunni della Jovine e della loro maestra alla presenza del Capo dello Stato Azeglio Ciampi, nell’Auditorium di Palazzo Gil a Campobasso si terrà un evento dal titolo “San Giuliano di Puglia 2002 – 2022. Visioni, memoria, identità di ieri e di oggi”.
È organizzato dalla sede regionale della Rai. «Un’idea condivisa fra direzione, redazione e produzione», ha spiegato il direttore Mauro Trapani ieri mattina presentando l’iniziativa. «Punteremo molto anche sulla solidarietà espressa allora e che ancora oggi ci fa sentire vicini a quella comunità. Racconteremo i soccorsi e l’evoluzione della Protezione civile che 20 anni fa era ai primordi, Bertolaso fece sua quell’esperienza per migliorarne l’efficacia. E poi il contributo dell’informazione, della Rai e delle emittenti locali, della stampa».
Dopo i saluti e l’introduzione, giovedì prossimo alla Gil, il caporedattore Antonio Lupo dialogherà con Veronica D’Ascenzo, alunna sopravvissuta al crollo della sopraelevata dell’edificio e oggi insegnante che testimonia con caparbietà la necessità della prevenzione e della sicurezza degli edifici scolastici, con l’attuale sindaco Giuseppe Ferrante e con Carlo Callari, docente di Scienze delle costruzioni all’Unimol.
Al centro dell’evento, la proiezione del docufilm “Core de mamma”, realizzato con materiali d’archivio della sede Rai per il Molise in collaborazione con Rai Teche. «Protagonista non è la Rai, ma la riflessione che realizziamo anche grazie alla Rai su ciò che accadde. Il terremoto di San Giuliano – ha aggiunto il caporedattore Lupo – l’informazione locale rappresentò l’occasione per dare una buona prova di se stessa». Un doppio binario per la riflessione, dunque: il ricordo e cosa ci ha lasciato, a partire dalla consapevolezza che le scuole a cui i genitori affidano i propri figli non erano (e non sono ancora del tutto) sicure.
L’evento è aperto al pubblico che potrà accedere nell’Auditorium fino a esaurimento dei posti disponibili.