Un fast food chiuso nel capoluogo di regione, 36 chili di alimenti sequestrati, 7mila euro di multe contestate. È il bilancio dei controlli effettuati dal Nas di Campobasso nell’ambito della campagna avviata dal Comando generale dopo i recenti casi di listeriosi. Anche in Molise se ne è registrato uno e l’intossicazione è stata una delle cause della morte, avvenuta il 7 ottobre, di un 75enne di Bojano che era ricoverato in terapia intensiva al Cardarelli.
I militari guidati dal luogotenente Mario Di Vito hanno effettuato 39 verifiche presso aziende che producono gli alimenti maggiormente esposti a rischio di contaminazione (prodotti a base di carne cruda, wurstel, insaccati, formaggi molli e freschi, prodotti di gastronomia). Quattro campioni sono stati prelevati per la ricerca del batterio listeria, sono poi risultati regolamentari alle analisi della sezione di Campobasso dell’Istituto Zooprofilattico Caporale.
Inoltre, nel capoluogo è stata disposta la chiusura di un fast food gravi carenze igienico-sanitarie (il valore della struttura è di 130mila euro. Sottoposti a sequestro 36 chilogrammi di alimenti perché privi di documentazione relativa alla rintracciabilità (il valore in questo caso il valore è di 350 euro). Infine, il Nas ha contestato 16 irregolarità amministrative per un totale di 7.000 euro. In particolare sono state riscontrate inottemperanze relative al mancato aggiornamento delle schede di autocontrollo e l’omessa predisposizione di procedure finalizzate alla ricerca delle contaminazioni batteriche.
In tutta Italia, sono state scoperte 14 tonnellate di alimenti irregolari per un valore commerciale di circa 327.000 euro. Mentre 23 imprese produttive e commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni di euro, sono state sottoposte a chiusura o sospensione.

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