Pazienti e loro familiari nel panico, dipendenti dei due più grandi centri privati (circa 1.500 persone) del Molise preoccupati. Sono ore di tensione e paura per la sanità del Molise.
Non bastassero la carenza cronica di personale – che nonostante le norme nazionali Covid è aumentata – e la minaccia più che concreta delle associazioni di volontariato locali di lasciare le postazioni del 118 dal 14 dicembre, la nuova guerra fra erogatori convenzionati e Regione (che non riconosce le prestazioni rese da Gemelli e Neuromed a novembre e dicembre a meno che le due strutture non firmino i contratti per il 2022) aumenta il caos in un servizio fondamentale per la vita dei cittadini.
Stasera alle 21, su Teleregione, parla il presidente di Gemelli Molise Stefano Petracca. Ospite di Fuoco incrociato, programma di approfondimento settimanale a cura di Rita Iacobucci, il fondatore di Responsible Capital – fondo di investimento svizzero che ha acquistato a marzo scorso l’ospedale privato di contrada Tappino dalla Cattolica – spiegherà dal suo punto di vista cosa sta accadendo. E quindi anche perché, dopo il blocco dei pagamenti da parte della Regione, chi aveva prenotato esami o visite riceve disdette da Gemelli (e da Neuromed) e qual è il futuro di uno dei due centri di eccellenza del Molise e del suo personale.