Immediata la replica del Gemelli Molise alle parole del commissario della sanità sul fabbisogno di radioterapia, stimato da Agenas in 2,7 milioni all’anno mentre negli ultimi tre – queste le parole di Toma – la Regione ne ha pagati oltre 4.
«Appare oltremodo singolare apprendere dagli organi di informazione di presunte irregolarità che riguarderebbero la nostra struttura, ci saremmo aspettati da un alto rappresentante delle istituzioni un approccio sicuramente diverso, caratterizzato da confronto, condivisione e trasparenza. Nell’attesa di esaminare la relazione Agenas che, tuttavia, il commissario si è ben guardato dal rendere pubblica, trincerandosi dietro il presunto vaglio di organi deputati, anch’essi non menzionati, Gemelli Molise, sottaciuta ed unica destinataria delle dichiarazioni rilasciate dal commissario, intende replicare brevemente», dichiarano i vertici dell’ospedale.
Alla nota, «al fine di dirimere dubbi sull’aumento delle prestazioni di radioterapia, la cui crescita è stata definita dal commissario ad acta anomala ed esponenziale», è accluso un prospetto con i numeri dei pazienti trattati nella radioterapia della struttura: nel 2015 erano 724 di cui 497 molisani. Dal 2017 in poi (da 464 di quell’anno ai 601 del 2021) una costante e graduale crescita. «Negli ultimi anni, dunque, il numero dei pazienti affetti dalle gravi patologie oncologiche è cresciuto in maniera drammatica. Per tale ragione, per soddisfare la crescente domanda di salute e in considerazione della circostanza che la struttura è unico riferimento radioterapico della Regione e per molte zone limitrofe, la stessa ha sostituito, dal 2018, due acceleratori lineari di radioterapia per garantire – prosegue la nota – prestazioni sempre più efficienti e assicurando cure sempre più performanti a tutela della salute dei pazienti. Per altro anche durante gli anni di pandemia l’Unità di Radioterapia ha continuato a operare regolarmente, effettuando l’attività clinica senza alcuna interruzione e assicurando i necessari livelli di assistenza anche a fronte di un notevole incremento della complessità dei trattamenti effettuati».
In definitiva, Gemelli respinge con decisione le accuse di Toma «tanto più in considerazione del fatto che , trincerandosi dietro la relazione Agenas, il commissario si è sottratto ad ogni legittimo e doveroso contraddittorio con la struttura» e fa sapere di aver inoltrato istanza d’accesso agli atti per ottenere copia del documento. «All’esito dell’acquisizione di tale documentazione la struttura adotterà ogni più opportuna azione a tutela degli interessi dei pazienti e della propria reputazione».

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