È morto ieri mattina a 73 anni, nella sua casa di Campobasso, Giovanni Minicozzi. Ferroviere e sindacalista della Cgil, storico volto della televisione molisana. La passione per il giornalismo lo portò a collaborare con Tlt Molise. La notorietà arrivò quando approdò a Telemolise dove per anni condusse il programma del venerdì sera “Moby Dick”.
Originario di Paduli, in provincia di Benevento, era ormai un molisano a tutti gli effetti. Immediato il cordoglio della politica e del mondo del giornalismo. «L’Ordine dei Giornalisti del Molise, il Consiglio territoriale di disciplina, i consiglieri nazionali e il collegio revisori dei conti sono vicini alla famiglia Minicozzi per la perdita del caro collega Giovanni», è il messaggio del presidente Vincenzo Cimino. Profondo cordoglio dall’Assostampa, il sindacato dei giornalisti, che con il presidente Giuseppe Di Pietro ricorda Minicozzi «per la vicinanza ai temi del lavoro e della corretta informazione. Alla famiglia le più sentite condoglianze del presidente, del direttivo e di tutta l’Asm».
«La scomparsa di Giovanni mi addolora particolarmente – ha dichiarato l’ex consigliere regionale Massimiliano Scarabeo, editore di Futuromolise di cui Minicozzi era da qualche tempo direttore – Il mio amico Giovanni ha rappresentato per tutti noi l’impegno quotidiano nel giornalismo, appassionato e dedicato a far emergere sempre la verità nel rispetto dei valori della vita. La sua morte mi addolora perché, con lui, scompare un testimone autentico del giornalismo. In questo momento di così grande dolore prego voler accogliere i sentimenti di sincero e commosso cordoglio alla famiglia Minicozzi».
Turbato dalla notizia si è detto l’ex presidente della Regione Michele Iorio. «La telefonata con cui mi si annunciava la scomparsa di Giovanni Minicozzi mi ha lasciato senza parole. Davanti ai miei occhi sono scivolate immagini di una vita percorsa insieme all’amico prima, al giornalista poi. Tutti noi conoscevamo Minicozzi come una firma storica della cronaca politica regionale. Tanti di noi hanno avuto l’onore di conoscere Giovanni anche come uomo. Di lui resterà nella memoria la caparbietà con cui portava avanti le inchieste giornalistiche per il Molise. Di lui mi resterà l’immagine dell’amico sincero».
L’eurodeputato Aldo Patriciello lo ha definito «un profondo conoscitore del Molise e delle sue dinamiche sociali, economiche e politiche: ha saputo raccontare la cronaca con precisione, dedizione e grande passione. Alla sua famiglia giungano le mie più sincere condoglianze».
Anche la Cgil del Molise e l’interregionale hanno voluto ricordare «con affetto Giovanni sia per l’impegno sindacale che per il contributo straordinario che ha dato da cronista instancabile a tutte le vicende e le ingiustizie che hanno caratterizzato soprattutto i settori del lavoro martirizzato nel nostro Molise» stringendosi «attorno a familiari e amici in un ideale abbraccio fraterno».
I funerali di Giovanni Minicozzi oggi pomeriggio alle 16 a Campobasso, nella chiesa di San Giovanni Battista (al cimitero). Al cordoglio per la scomparsa e alla vicinanza ai suoi familiari si associano gli editori, i direttori, i giornalisti e tutti i dipendenti di Primo Piano e Teleregione.