Il Neuromed porta l’Asrem in Tribunale. E stavolta non è il Tar. L’Irccs di Pozzilli, si legge nella delibera del dg Florenzano che ha nominato come legale Antonio Caruso, ha citato l’azienda di via Petrella davanti ai giudici ordinari di Campobasso per ottenere il risarcimento del danno causato dalla dichiarazione di zona rossa nell’area di Pozzilli e Venafro il 21 marzo del 2020 e dal blocco delle attività ambulatoriali e dei ricoveri.
La zona rossa fu disposta dal presidente della Regione con decreto per via di un cluster Covid individuato fra alcuni pazienti del Neuromed. Il provvedimento, adottato fino al 5 aprile e poi rinnovato fino al 19, ripercorre tutte le tappe. Toma chiese una relazione al dg Asrem. Florenzano, nel suo elaborato, evidenziò che «la numerosità dei pazienti Covid positivi di Neuromed può configurare l’esistenza di un cluster epidemiologico con potenziale coinvolgimento anche del personale di assistenza». L’azienda sanitaria chiese e ottenne dall’Istituto l’elenco degli operatori venuti a contatto con i contagiati. Il decreto quindi proseguiva rilevando che «gran parte dei suindicati operatori venuti a contatto con i pazienti risultati positivi al Covid19 risiede nei territori di Pozzilli e Venafro e che un’indagine epidemiologica esaustiva, in relazione a tutti i soggetti potenzialmente contagiati, non può essere condotta in tempi brevi» e che «pertanto, sussiste il pericolo che il contagio abbia interessato un elevato numero della popolazione presente sui territori dei suindicati Comuni».
Con l’obiettivo di evitare l’espandersi del focolaio, sulla base della relazione dell’Asrem, Toma decretò il divieto di allontanamento dai territori di Pozzilli e Venafro «da parte di tutti gli individui ivi presenti», il divieto di accesso ai due Comuni e la sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità. Non solo. «È fatto obbligo ai familiari conviventi dei soggetti di cui all’elenco degli operatori dell’Irccs Neuromed, trasmesso dall’Istituto (..) di osservare la quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 14 giorni; di osservare il divieto di spostamenti e viaggi; di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza».
Trenta giorni di blocco delle attività, lamenta il Neuromed, con riduzione di fatturato causato dalla chiusura di Pozzilli e Venafro. I pochi casi invece restarono circoscritti all’Irccs.
Il bollettino
Sono 125 i contagi Covid diagnosticati in Molise nelle ultime 24 ore, 90 invece i guariti. I molisani alle prese con il virus sono 6.157. Al Cardarelli si è registrato un nuovo ricovero. Gli assistiti sono 13, di cui 1 in terapia intensiva.