Le opposizioni Pd e 5s hanno chiesto in Aula lo stralcio dell’emendamento, ma la richiesta è stata respinta. La maggioranza tira dritto, dunque, sul “controllo della caccia alla fauna selvatica” che apre all’abbattimento anche nelle zone urbane protette di animali come i cinghiali. La norma è stata inserita nella legge di bilancio con un emendamento a prima firma di Tommaso Foti, capogruppo alla Camera di FdI.
Spingeva da tempo per una misura di contenimento la Coldiretti, come pure avevano chiesto e abbozzato una soluzione gli assessori regionali all’Agricoltura. Lo ha ricordato ieri il titolare della delega nella giunta Toma Nicola Cavaliere. «Abbiamo più volte richiesto un’azione organica di contenimento della fauna selvatica, ed in particolare del cinghiale, e quindi una riforma del sistema di vigilanza. Bene, quindi, gli interventi per pianificare e gestire in modo più efficace la tutela faunistica ed ambientale. La direzione è giusta ed è quella di assicurare anche la massima attenzione alle problematiche di carattere sanitario derivanti dalla fauna selvatica sugli animali d’allevamento, basta pensare ai danni già provocati dalla Peste suina africana ed ai controlli relativi sulla specie cinghiale», così Cavaliere.

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