Il Molise è fanalino di coda in Italia per la crescita del Prodotto interno lordo, +4,3% rispetto al 2020 (la media nazionale è +6,7%). Lombardia e Basilicata fanno registrare la crescita più marcata, entrambe +7,7%, seguite da Emilia Romagna (+7,5%), Veneto (+7,3%), Umbria e Piemonte (+7,1%). Agli ultimi posti, appena prima del Molise che chiude la classifica, Sicilia (+4,7%) e Calabria (+4,5%). Lo rileva l’Istat.
In numeri assoluti, con 37,5mila euro nel 2021 il Nordovest resta l’area geografica con il Pil per abitante più elevato. Seguono il Nordest, con 35,8mila euro e il Centro, con 32,1mila euro. Il Mezzogiorno si conferma ultimo con 19,7mila euro e aumenta la distanza dal Centronord: la differenza, che si era ridotta da 15,8mila euro a 14,5mila euro tra il 2019 ed il 2020, risale infatti a 15,7mila euro per abitante nel 2021.
La graduatoria regionale vede in prima posizione la Provincia di Bolzano, con un Pil per abitante di 48mila euro, seguita da Lombardia (40,7mila euro) e Provincia di Trento (39,9mila euro).
Con 34,5mila euro, il Lazio è la prima regione del Centro, seguita dalla Toscana con 31,2mila euro. Nel Mezzogiorno, la prima regione è l’Abruzzo con 25,5mila euro. Seguono Basilicata (23,5mila euro), Molise e Sardegna (21,7mila euro per entrambe), mentre la Calabria è stabile all’ultimo posto della graduatoria con 17,6mila euro.
Nel 2021, inoltre, il reddito disponibile delle famiglie – misurato a prezzi correnti – ha segnato per il complesso dell’economia nazionale una crescita del 3,7% rispetto al 2020. Più intensa della media nazionale è risultata la crescita nel Mezzogiorno (+4,1%), dove il reddito è stato sostenuto dalla dinamica dei redditi da lavoro dipendente e delle prestazioni sociali, in particolare dal reddito di cittadinanza e dalle misure di contrasto alla pandemia. Aumenti superiori alla media nazionale si sono registrati per Basilicata (+4,9%), Puglia (+4,6%), Campania (+4,4%), Sardegna (+4,2%) e Abruzzo (+3,9%), mentre in Calabria (+3,6%), Sicilia (+3,5%) e Molise (+3,3%) l’incremento è risultato inferiore alla media nazionale.

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