Dopo lo shock causato dal Covid, il saldo fra imprese che aprono e aziende che chiudono, a livello nazionale, torna sui valori medi degli ultimi 15 anni: nel 2022 ha fatto segnare + 48mila unità.
Non così, però, in Molise dopo i dati Movimprese, elaborati da Unioncamere e InfoCamere, evidenziano una situazione preoccupante. La differenza tra aperture e chiusure di attività da gennaio a dicembre scorsi è negativa: -45 unità. Fatta eccezione per il 2020, bisogna risalire al 2012 per trovare un risultato simile.
Sono diminuite, in regione, le aperture: -10% rispetto al 2021 e -22% rispetto al 2019 (pre pandemia).
Le chiusure di imprese esistenti (1.492 casi), rispetto al 2021, sono aumentate del 2% circa e in generale il valore è nettamente inferiore a quello medio registrato nel periodo antecedente alla pandemia.
Complessivamente, a fine dicembre 2022, la base imprenditoriale del Molise poteva contare su 34.196 imprese. Ne erano 34.991 nel 2021, 35.167 nel 2020 e 35.470 nel 2019.
Per quanto riguarda i settori, tutte le principali attività economiche locali registrano saldi negativi: agricoltura -151 imprese (differenza tra aperture e chiusure nell’anno), -154 imprese per il commercio, -20 ditte per le costruzioni, -71 imprese per il settore turistico e -44 per le attività manifatturiere. Le sole eccezioni positive si riscontrano nei servizi di informazione e comunicazione (+7 imprese), nell’istruzione (+1) e nelle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (+1).
Relativamente alle forme giuridiche, si registra un saldo positivo per le sole società di capitali: il relativo tasso di crescita risulta anche in leggero miglioramento rispetto a quello del 2021. Chiudono l’anno con un numero di cessazioni maggiore delle iscrizioni le ditte individuali, che rappresentano circa i due terzi del totale delle imprese, le società di persona e le altre forme giuridiche.