Sono 14mila le edicole rimaste in Italia. Sarebbe meglio dire “sopravvissute” visto che tre al giorno chiudono i battenti e si stima che sei anni, se non ci saranno evoluzioni, questo tipo di attività non esisterà più.
Dati forniti dall’Ordine dei giornalisti del Molise che propone un tavolo di confronto con enti locali, edicolanti, editori, giornalisti, Regione, Prefettura e associazioni di categoria.
Lodevole, rimarca l’Odg presieduto da Vincenzo Cimino, l’iniziativa del Comune di Petrella Tifernina che ha pubblicato un avviso per concedere un contributo economico annuale, per la durata di cinque anni, alle attività commerciali che vogliono vendere quotidiani, rotocalchi e prodotti editoriali in genere. «E per questo ringraziamo il primo cittadino di Petrella. Ma come rappresentanti dell’Ordine, riteniamo che per quel che riguarda le edicole, sia necessario un discorso ad ampio raggio, che interessi l’intero territorio regionale».
Poi spiegano: «Ci mettiamo a disposizione di editori, Regione, Prefettura, associazioni di categoria ed enti locali per aprire un tavolo di confronto. Si parla tanto di valorizzazione dei piccoli borghi e delle aree interne (attraverso l’utilizzo anche di fondi Pnrr): crediamo che tali progetti non possano fare a meno di luoghi di cultura e socialità che soprattutto nel nostro Molise rappresentano un punto di riferimento essenziale per quella parte di popolazione che non è utente del web (senza dimenticare che soprattutto in regione non tutti accedono all’informazione digitale con la stessa facilità). Come Odg Molise possiamo offrire la nostra esperienza e competenza in materia per una programmazione condivisa di futuri interventi che devono mirare a migliorare la diffusione cartacea nel suo complesso, in un territorio difficile, povero di infrastrutture, con una forte denatalità e spopolamento, ma ricco di lettori in particolare anziani. Per questo – proseguono – siamo pronti ad avviare un confronto concreto con le forze politiche, con le associazioni di categoria interessate, con editori, con sindaci e con chiunque sia interessato a trovare soluzioni al problema che sta investendo la regione ormai da tempo».
La crisi delle edicole, acuita dal mancato rinnovo del contratto nazionale, di riflesso ha investito poligrafici, cartai, trasportatori, giornalai. Una intera filiera che rischia di sparire e sarebbe una ulteriore sconfitta per il Molise.
«Crediamo che avviare un tavolo di confronto sia il primo passo per gettare le basi su un progetto che scongiuri la scomparsa della diffusione della carta stampata nella maggior parte del territorio molisano, investendo il legislatore regionale. Anche perché c’è chi nella carta stampata crede ancora: proprio nei giorni scorsi in Abruzzo ha fatto il suo ingresso in edicola un nuovo quotidiano. Ci auguriamo che magari questo possa avvenire presto anche in Molise», concludono dall’Ordine.