In Molise al 31 gennaio 2023 sono state depositate 2.349 asseverazioni per il Superbonus a fronte di 107.314 edifici residenziali (dati censimento 2011) con una incidenza percentuale tra asseverazioni ed edifici pari al 2,2%.
Le detrazioni previste a fine lavori ammontano a 465 milioni di euro con un importo medio di 198mila euro.
I dati sono contenuti nel report pubblicato dalla Cgia di Mestre su dati Enea e Istat, dopo la cancellazione degli sconti in fattura e delle cessioni del credito decisa dal governo Meloni.
«Il Superbonus – osserva l’associazione degli artigiani – non va “bocciato” perché ha sicuramente contribuito a incentivare la ripresa economica di un settore, l’edilizia, che nel nostro Paese ha un peso specifico importante. Tuttavia, questa misura ha provocato un costo in capo alla fiscalità generale spaventoso e non proporzionale al numero di edifici (3,1%) che sono stati efficientati. Tuttavia, la cosa più preoccupante – evidenzia la Cgia – è che con il decreto del governo non è stata trovata una soluzione per le tante aziende e famiglie che sono in possesso di una massa di crediti fiscali importanti e non più esigibili. Una situazione che nel giro di qualche mese rischia di far fallire molte aziende del settore delle costruzioni».
L’incidenza più alta fra asseverazioni ed edifici efficientati è in Veneto (4,4%), segue la Toscana (4,0%). Calabria, Valle d’Aosta e Liguria sono dietro il Molise con il 2,0%. Chiude la Sicilia con l’1,7%.

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