Operazioni sospette, costi dei calciatori gonfiati, irregolarità contabili. Le Procure di Roma e Tivoli indagano su eventuali irregolarità nella compravendita dei giocatori di Roma, Lazio e Salernitana.
Le verifiche riguardano quattro stagioni calcistiche, dal 2017 a quella conclusasi nell’estate del 2021, e hanno portato all’iscrizione nel registro degli indagati dei vertici delle società: il presidente della Lazio Claudio Lotito, il presidente e il vicepresidente della Roma Dan e Ryan Friedkin, l’ex patron della società James Pallotta. Con loro anche una decina di dirigenti.
L’accelerazione all’attività istruttoria si è avuta con una serie di perquisizioni e di acquisizioni documentali effettuate nelle sedi dei tre club da parte degli uomini del Nucleo di Polizia Economica-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Per quanto riguarda la Roma sono complessivamente 11 le operazione finite all’attenzione degli inquirenti, 7 quelle che riguardano il club biancoceleste e la Salernitana.
«La Lazio è una casa di cristallo nella quale tutti i documenti sono a posto e sempre a disposizione di tutte le autorità», questo il commento di Lotito, senatore eletto in Molise a settembre scorso, alla notizia della perquisizione della GdF disposta dalla procura di Tivoli. «Ci siamo sempre attenuti, nel nostro operato, a un’ottica di leale e totale cooperazione – ancora Lotito – e, quindi, qualsiasi documentazione ci fosse stata richiesta sarebbe stata da noi immediatamente consegnata. Nutriamo comunque il massimo rispetto per la magistratura e confidiamo pertanto di fugare celermente qualsiasi equivoco o dubbio in relazione alle ipotesi di contestate».

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