C’è anche l’ex presidente della Regione Paolo Frattura fra i tre imprenditori finiti nei guai per tentata corruzione, peculato, truffa, autoriciclaggio e indebita percezione di erogazioni pubbliche derivanti dal sisma bonus acquisti. Queste le accuse mosse nei loro confronti, a vario titolo, dalla Procura di Cassino. Oltre a Frattura, sono indagati Salvatore Fontana, ex consigliere comunale di minoranza e coordinatore provinciale di Italia Viva, e l’imprenditore emiliano Stefano Amadori. Diverse le misure cautelari notificate ai tre professionisti, per Frattura è stato disposto il divieto di esercitare per un anno l’attività di impresa, per gli altri due anche il divieto di dimora nel territorio del Comune di Cassino e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. La maxi inchiesta della Guardia di Finanza di Cassino trae origine da alcune frasi pronunciate in Consiglio comunale dal sindaco Enzo Salera (del Pd) nel dicembre 2020: il primo cittadino fece riferimento a un tentativo di pilotare un appalto per l’efficientamento energetico della città. Le Fiamme Gialle – coordinate dal pm Alfredo Mattei – iniziarono a scavare. In totale sono 17 gli indagati a vario titolo e per vari filoni: amministratori, ex amministratori, consulenti, tecnici e imprenditori che sono stati intercettati a lungo. «Nello specifico, le indagini di polizia giudiziaria eseguite dai finanzieri del Gruppo di Cassino avrebbero consentito in primis di acquisire elementi circa l’ipotizzata condotta di istigazione alla corruzione perpetrata nei confronti di un consigliere di maggioranza del Comune di Cassino, all’epoca anche presidente della Commissione consiliare lavori pubblici (Tommaso Marrocco, a sua volta coinvolto nella vicenda del voto di scambio, ndr) allo scopo di indurlo ad attivarsi, anche presso il sindaco, affinché fosse affidato ad una società l’appalto per l’efficientamento energetico da parte del Comune – spiegano dal Comando provinciale della Gdf secondo quanto riporta Ciociaria Oggi – Al fine di ottenere quanto richiesto, al consigliere comunale sarebbe stata offerta una remunerazione in denaro, non meglio quantificata, ovvero la possibilità di gestire le assunzioni di personal locale da destinare ai lavori di efficientamento energetico. Offerta rifiutata».
Un secondo troncone dell’inchiesta è relativo all’ipotesi investigativa di costruzione abusiva di un complesso immobiliare in pieno centro a Cassino (l’ex mercato coperto) e la successiva vendita degli immobili realizzati. Per le Fiamme Gialle si sarebbe proceduto «usufruendo indebitamente di erogazioni pubbliche derivanti dal cosiddetto “sisma bonus acquisiti”».
«Sono sereno per come abbiamo gestito la vicenda immobiliare. Nello stesso tempo voglio capire le contestazioni», le dichiarazioni alla Tgr Rai Molise dell’ex governatore Frattura che, come gli altri indagati, potrà difendersi dalle accuse utilizzando tutti i mezzi messi a disposizione dall’ordinamento.