Dopo aver sollecitato il prefetto Piritore a prendere posizione sulla vicenda, il Fiadel torna ad occuparsi dell’autovelox sulla statale Venafrana. Il sindacato che cura gli interessi di molti automobilisti che hanno fatto ricorso contro le sanzioni comminate dall’amministrazione di Macchia d’Isernia questa volta accende la luce dei riflettori sulla segnaletica verticale. Sino a qualche tempo fa, infatti, sulla strada statale 85, in direzione Venafro, all’altezza del bivio per Temennotte, era stata registrata la presenza di un cartello che segnalava in 70 chilometi/orari il limite massimo di velocità. Nella prima decade di giugno lo stesso segnale è stato rimosso e spostato in avanti all’incirca di 30 metri, sempre sul lato destro della carreggiata. Il 12 giugno con una nota inviata all’Anas di Campobasso il Fiadel aveva chiesto invano spiegazioni in merito alla variazione nel posizionamento del segnale ed al contempo aveva preteso il rilascio delle ordinanze che avevano disciplinato sia il primo, sia il secondo spostamento. “A distanza di tre giorni dalla richiesta rimasta inevasa – denuncia il sindacato – il segnale è stato nuovamente rimosso e riposizionato nel punto in cui era stato collocato inizialmente. In tutti e tre i casi – prosegue la nota – il cartello con l’indicazione del limite massimo di velocità contrasta con le norme del codice della strada”. Il Fiadel torna a sollecitare l’Anas per il rilascio delle due ordinanze già richieste nella nota del 12 giugno ed ora anche per l’ordinanza riguardante l’ultimo spostamento del segnale affinché il sindacato stesso possa rappresentare adeguatamente nelle sedi opportune gli automobilisti sanzionati che hanno fatto ricorso. “La concessione della documentazione da parte dell’Anas – conclude la nota – può essere determinante per garantire il diritto alla difesa ai cittadini colpiti dal provvedimento della Polizia Municipale di Macchia d’Isernia”.