Non sono ancora chiare le cause che hanno provocato la morte si Stefano, esemplare di orso bruno marsicano trovato sul versante molisano del Parco nazionale d’Abruzzo privo di vita. Il Corpo forestale dello Stato è intervenuto per indagare sulle possibili cause a danno di una specie di “assoluta rilevanza conservazionistica”.
Il plantigrado, un maschio di circa 10 anni in ottime condizioni fisiche, è stato rinvenuto nel comune di Castel San Vincenzo alle pendici del Monte Marrone. Immediatamente – afferma il Corpo Forestale in una nota – l’esemplare è stato recuperato e trasportato presso la Facoltà di Medicina Veterinaria di Teramo e l’Istituto Zooprofilattico di Teramo per accertare le cause della morte.
Dall’esame radiografico della carcassa sono stati evidenziati due proiettili, di cui uno nella regione cranica e l’altro a livello dell’articolazione scapolo-omerale (quest’ultimo sembrerebbe piuttosto datato e quindi non responsabile della causa di morte) oltre a diversi pallini sparsi lungo tutto il corpo.
L’esame autoptico, effettuato a distanza di poche ore, non ha ancora definito con certezza la causa di morte dell’animale. In campo da oggi anche il Nucleo cinofilo antiveleno del Corpo forestale dello Stato che in queste ore sta perlustrando l’area interessata per scongiurare l’ipotesi di un possibile avvelenamento.

 

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