Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Giovanni Paolo II ha ufficializzato l’invio delle lettere di licenziamento ai 45 lavoratori in esubero, ma allo stesso tempo lascia aperto uno spiraglio per il futuro. La decisione è stata presa durante la riunione di oggi del Cda e si è “resa necessaria – spiegano i vertici – per la riduzione dei posti letto da 180 a 129”. Le missive avranno effetto definitivo il primo novembre prossimo (novanta giorni dopo, dunque, la data di invio). “E’ stata una decisione raggiunta con grande sofferenza – sottolineano dalla ex Cattolica – ma essenziale per salvaguardare la sopravvivenza del Centro e gli oltre 400 lavoratori più l’indotto”. Quanto allo spiraglio lasciato aperto, è lo stesso Cda a sottolineare che “non appena le condizioni lo consentiranno (definizione dei rapporti con la Regione, applicazione del Piano Sanitario Regionale, accordo per l’integrazione con l’Ospedale Cardarelli e l’Università del Molise) la Fondazione riassumerà nuovo personale dando la precedenza a coloro che sono oggi interessati all’attuale provvedimento. Sempre i vertici della Fondazione con una nota diramata al termine della riunione riassumono quanto accaduto nell’ultimo anno: “La diminuzione dei posti letto implica la riduzione di oltre 50 unità di personale infermieristico garantendo comunque i livelli di assistenza previsti dalla normativa regionale. La procedura è stata attivata una prima volta nel luglio 2012 e interrotta a settembre dello stesso anno con il ricorso alla Cassa integrazione e all’istituto della Formazione on the job entrambi conclusi a dicembre 2012. A gennaio 2013 è stata riavviata la procedura per l’esubero individuato di 47 unità di personale, che si è conclusa con una ipotesi di accordo con i sindacati che prevedeva anche l’impegno della Regione a trovare una soluzione concordata con la Fondazione, cosa fino ad ora non avvenuta”.

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