Visita del Nas nei locali della mensa del Cardarelli ieri mattina dopo che una degente, ricoverata nel reparto maternità, ha trovato uno scarafaggio nel piatto degli spinaci.
Lunedì gli uomini del nucleo specializzato dell’Arma torneranno insieme all’ufficio di Igiene dell’Asrem per approfondire le verifiche anche sul sistema di controllo messo in atto dalla ditta esterna che si occupa del servizio.
Il post di denuncia è diventato virale sui social e ha scatenato rabbia a indignazione. Dopo un parto difficile, la disgustosa sorpresa a pranzo. La donna ha avuto la prontezza di riflessi di scattare le foto del piatto e inviarle al marito che ha pubblicato tutto su Facebook. Ha anche avvertito dell’accaduto i vertici dell’Asrem che si sono scusati e hanno avviato un’indagine interna. Chiarimenti sono stati sollecitati all’azienda sanitaria ieri mattina dalla struttura commissariale, insieme alla richiesta di provvedimenti affinché episodi simili non si ripetano.
Intanto, il sindacato Uiltucs accende i riflettori sul contratto per la mensa del Cardarelli. L’appalto, spiega il segretario generale Pasquale Guarracino, è scaduto 20 anni fa ed è proseguito finora sempre in proroga. «L’azienda in questione, inoltre, a Campobasso non ha messo in campo alcuna politica innovativa. Ha personale in cassa integrazione e quindi lavorano in pochi, sono stanchi e sotto pressione. Una forza lavoro così ridotta non potrà mai controllare come si deve i processi», aggiunge il sindacalista. La condizione delle mense Asrem è da tempo oggetto di denuncia da parte di Uiltucs. Ogni ospedale ha un gestore diverso e quindi un menu differente. «Le nostre contestazioni sono innumerevoli. Approfitto, in occasione di questo episodio che ha suscitato il giusto clamore, per ribadire la richiesta di controlli, da parte dell’Ispettorato del Lavoro, del Nas e dell’Asrem. Inoltre, alla direzione dell’azienda voglio rinnovare la sollecitazione per una rapida assegnazione della gara bandita, finalmente, per un gestore unico di tutte le mense ospedaliere del Molise». Il bando risale a un paio di anni fa e se ne sta occupando la centrale di committenza dell’Abruzzo.
r.i.

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