La peronospora, il killer delle uve, sta aggredendo il vigneto Italia e il governo lancia un segnale ai viticoltori per salvare il salvabile in prossimità della vendemmia, stanziando un milione di euro. La cifra consente «l’attivazione degli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale a favore delle imprese viticole che, a causa dell’andamento stagionale particolarmente umido della primavera 2023, hanno subito danni alle produzioni di uva a causa di attacchi di peronospora», si legge nel comunicato del Consiglio dei ministri del 7 agosto che illustra la misura predisposta nel decreto legge “Asset e investimenti”.
Il mondo del vino accoglie positivamente questo intervento anche se da più parti è ritenuto un primo passo, perché servirebbero risorse consistenti per ristorare i danni subiti. Le perdite stimate vanno dal 50% fino al 60% per le uve da vino.
Sul punto qualche giorno fa sono intervenute le organizzazioni agricole regionali Coldiretti, Cia e Confagricoltura denunciando lo stato di crisi del settore, a causa della diffusione del patogeno, e chiedendo l’intervento della Regione.
«Apprendiamo con favore l’apertura alla possibilità di finanziare anche le fitopatie come la Peronospora attraverso il Fondo di solidarietà nazionale, criticità che non è possibile prevenire attraverso le assicurazioni», ha commentato così all’Adnkronos il segretario generale di Unione Italiana Vini, Paolo Castelletti, commentando la misura approvata dal Cdm. «Attendiamo dal governo chiarimenti rispetto all’entità del supporto e le modalità di erogazione, tenendo in considerazione in primo luogo gli episodi di perdita compromettente del raccolto».
Gravi perdite si stimano all’orizzonte in base ad una recente ricognizione dell’Osservatorio vendemmiale di Assoenologi, Ismea, e Unione italiana vini. Il fenomeno patogeno sta interessando in particolare le aree della dorsale adriatica, a partire da Abruzzo e Molise, con perdite fino al 40%, ma anche molti areali di Marche, Basilicata e Puglia per cui si prevedono con cali nell’ordine del 25-30%.
Difficile anche la situazione in Umbria, Lazio e Sicilia e, in parte, in Toscana. In generale, grande sofferenza per il vigneto biologico – che rappresenta quasi il 20% dei filari italiani – che risulta in diverse aree in gran parte compromesso. Per il presidente di Assoenologi Riccardo Cotarella si annuncia un calo della produzione con punte del 40-50%, in alcuni casi addirittura del 60%.
«Il governo dà una prima, ma piccola, risposta al settore viticolo, uva da vino e uva da tavola, colpito dalla peronospora. Di fatto, lo stanziamento di 1 milione di euro è quota irrisoria per affrontare da Nord a Sud Italia, un problema che, stando all’instabilità climatica e alla rilevanza del comparto a livello mondiale, è già emergenza», ha dichiarato la Cia nazionale. «Il milione di euro stanziato dal dl Asset andrà, esclusivamente, a Ismea per supportare le imprese agricole danneggiate con un contributo “in conto interessi” – ha precisato l’organizzazione di categoria – a fronte di finanziamenti bancari fino a 60 mesi, sostenuti delle stesse per condurre l’attività»
Anche per la Cia si stimano perdite tra il 30 e il 40% per la prossima vendemmia, questa la sollecitazione del presidente Cristiano Fini: «Dopo la pausa estiva e con l’auspicio che pioggia e caldo non continuino a impazzire, si dovrà subito tornare a lavorare per trovare risorse necessarie a risarcire le aziende».

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