Ci risiamo. Anche a Ferragosto i lavoratori dell’Atm sono senza stipendio. E se la gravità del ritardo nel percepire il salario è sempre un problema in ogni stagione dell’anno, visto che ogni mese ci sono pagamenti in scadenza, durante le ferie la situazione diventa ancora più insopportabile finanziariamente e psicologicamente. La denuncia dell’ennesimo ritardo, proprio mentre buona parte delle famiglie è in vacanza a godersi il sole o la montagna, arriva dalle segreterie regionali di Filt Cgil e Fit Cisl.
«L’estate è la stagione della spensieratezza, delle giornate al mare e della serenità. Solcare le acque azzurre del mare a bordo di uno yacht – scrivono i sindacati in una nota – regala davvero un senso di gran pace che in qualcuno genera l’oblio. Succede così che, mentre c’è chi si gode il sole al largo, intere famiglie restano senza stipendi nel pieno dell’estate come se avere il diritto di ciò che è proprio diventa un fatto legato agli effetti del solleone. Resta il fatto vergognoso che a pochi giorni dalla più grande festa d’estate c’è chi si gode sornione il sole e chi, preoccupato, ogni giorno controlla invano il proprio conto corrente nell’attesa dello stipendio che serve non per prenotare una gita sullo yacht ma per dare alla propria famiglia il necessario per vivere. Sarà l’estate, sarà il sole, sarà questo caldo soffocante ma si sente sollevare nell’aria un grido sordo di ingiustizia, la rabbia di interi nuclei familiari che chiedono solo ciò che è loro…. Ma l’estate va e su uno yacht non si sente il morso del bisogno».

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