È stato approvato in via definitiva dalla giunta regionale, che è tornata a riunirsi ieri, il calendario venatorio. Il primo della nuova amministrazione. Anzi, meglio: il primo del presidente Francesco Roberti che ha tenuto per sé la delega succedendo così all’ex assessore, cacciatore provetto, Nicola Cavaliere.
L’annata ha inizio il 17 settembre 2023 e termina il 10 febbraio 2024. Nelle Zone di protezione speciale (La Gallinola Monte Miletto – Monti del Matese, lago di Occhito, torrente Tona, località Fantina – fiume Fortore, lago di Guardialfiera – foce fiume Biferno e Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise – Pnalm), anche se ricadenti all’interno di aziende agri-turistico venatorie e faunistico venatorie, la caccia non può avere inizio prima del 1° ottobre, con l’eccezione di quella agli ungulati.
In tutte le Zps, inoltre, nel mese di gennaio l’attività venatoria è consentita solo nelle giornate di mercoledì e domenica.
Gli appassionati non residenti in Molise possono esercitare la caccia dal 1° ottobre al 31 dicembre 2023, con prelievo venatorio solo nelle giornate coincidenti con quelle stabilite dalla Regione di residenza.
Per quanto riguarda più nello specifico i cinghiali (il calendario reca periodi e discipline per ogni specie), il prelievo è previsto dal 14 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024; la caccia – si legge nel regolamento allegato alla delibera – può essere esercitata dalle squadre per tre giorni a settimana ed è consentita nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica. È consentito, inoltre, l’abbattimento occasionale dei cinghiali in forma individuale, senza l’ausilio di cani da seguita.
Il prelievo in selezione alla specie cinghiale è consentito, in attuazione di uno specifico piano di abbattimento, ai sensi dell’articolo 11 – quaterdecies, comma 5 della legge 2 dicembre 2005, n° 248, redatto dalla Regione Molise previo parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale dal 1 aprile 2024 al 14 agosto 2024.
All’interno dell’area contigua del Parco nazionale d’Abruzzo e Molise, la caccia al cinghiale potrà essere esercitata dal 1° novembre 2023 al 31 gennaio 2024: in forma collettiva mediante la tecnica della “girata” con squadre formate da sei-dieci unità con unico cane che ha funzione anche di “limiere”; in forma individuale da appostamento e/o alla “cerca” con carabina munita di ottica di puntamento e senza l’ausilio dei cani.
Per tutelare la propria e l’altrui incolumità è obbligatorio che tutti i cacciatori indossino un capo di abbigliamento ad elevata visibilità (gilet, casacca, pettorina, giaccone, trisacca, cappello, pantalone). L’obbligo si estende a tutti coloro che, durante la stagione venatoria al cinghiale in corso, si apprestano ad effettuare attività ludico-sportive e ricreative (cercatori di funghi, cercatori di tartufi, eccetera) all’interno di aree ove sia consentita l’attività venatoria.
Le carcasse degli animali abbattuti, devono essere sottoposte all’esame trichinoscopico presso l’Istituto Zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e del Molise. Quelle destinate agli stabilimenti di manipolazione e trasformazione, verranno sottoposte in quella sede, ai controlli ispettivi dal regolamento europeo sulla selvaggina selvatica.
In generale, la caccia può essere esercitata da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto per tre giorni alla settimana a scelta del cacciatore, con l’esclusione del martedì e del venerdì considerati giornate di silenzio venatorio. Nello specifico, la caccia al cinghiale può essere esercitata dalle squadre per tre giorni a settimana ed è consentita nelle giornate di mercoledì, sabato e domenica. Nelle Zps, anche se ricadenti all’interno di aziende agri-turistico venatorie e faunistico venatorie, nel mese di gennaio, l’attività venatoria è consentita solo nelle giornate di mercoledì e domenica.
«Questo calendario è frutto del confronto avuto con le associazioni dei cacciatori ed è la sintesi di tutte le loro istanze – ha commentato il governatore Roberti a margine della seduta dell’esecutivo –. Continueremo sulla strada del dialogo con un settore di grande importanza, che dovrà contemplare anche l’apporto delle associazioni ambientaliste. È il primo calendario venatorio di questa amministrazione, ma stiamo lavorando per cambiare merito e metodo della sua creazione».