Strade di Isernia bloccate per effetto della manifestazione promossa dai lavoratori dell’Ittierre nell’ambito delle sciopero che va avanti da quasi due settimane contro il mancato pagamento delle spettanze di giugno e luglio.
Il corteo è terminato in via Kennedy, dove ha sede la Prefettura. Per un tratto, ai lavoratori si è unito insegno di solidarietà il sindaco di Isernia Luigi Brasiello. Molti i cori contro il presidente della Ittierre, l’imprenditore di Como, Antonio Bianchi, che pone come condizione della trattativa per la ripresa della produzione la revoca dello stato di agitazione. I lavoratori si erano già detti nei giorni scorsi “indignati”, affermando di considerare lo stato di agitazione “l’unica tutela” in una situazione di grossa incertezza per il futuro del polo tessile.
Oggi, i manifestanti hanno invitato il presidente della newco a lasciare l’azienda, contestando la sua gestione triennale. Quindi, tappa del corteo dinanzi alla sede della Guardia di Finanza al grido: “Fiamme Gialle non vogliamo capi falsi”. Il riferimento è al recente controllo dei finanzieri ai capi destinati al Nord.
I dipendenti hanno poi incontrato il viceprefetto di Isernia Valente che ha convocato a Palazzo di Governo anche il vertice dell’azienda e gli assessori regionali che stanno seguendo la vertenza. C’era, tra gli altri, pure il sottosegretario Sabrina De Camillis.