Ad agosto le imprese in Italia prevedono di attivare 293mila contratti di lavoro (a tempo determinato superiori ad un mese o a tempo indeterminato). Rispetto allo stesso mese del 2022, le stime evidenziano 8mila contratti in più, pari a un incremento del 3%, mentre per il trimestre agosto-ottobre la previsione si attesta su 1,3 milioni di assunzioni e registra quindi una flessione rispetto all’anno scorso (-0,7% con 9mila contratti in meno). Questo lo scenario delineato dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal.
In Molise, sono circa 1.120 le assunzioni previste dalle imprese dell’industria e dei servizi nel mese di agosto e 4.080 quelle per il trimestre agosto-ottobre. Rispetto ad un anno fa, in regione, si assiste ad una contrazione della domanda di lavoro: circa 20 unità in meno sul singolo mese (-1,8%) e 300 in meno previste per il trimestre (-6,8%).
Analizzando la situazione rispetto alle dimensioni aziendali, sono le piccole imprese con meno di 50 dipendenti a programmare l’84% delle assunzioni complessivamente attese per il mese, mentre le medie imprese nella classe 50-250 dipendenti ne programmano l’11% e le medio grandi imprese con oltre 250 dipendenti il restante 5%.
Ad agosto, l’industria nel suo complesso, in regione, ricerca 390 lavoratori e prevede oltre 1.400 assunzioni nel trimestre agosto-ottobre. Il settore manifatturiero è alla ricerca di circa 170 lavoratori nel mese e di 580 nel trimestre. La domanda di lavoro proveniente dal comparto delle costruzioni, invece, si attesta su circa 230 assunzioni nel mese e circa 860 nel trimestre.
Sono invece 730 i contratti di lavoro previsti dal settore dei servizi nel mese in corso e oltre 2.600 nel trimestre agosto-ottobre. È il turismo a offrire le maggiori opportunità di impiego con la ricerca di circa 270 addetti ad agosto mese e di circa 760 nel trimestre. Il comparto del commercio offrirà 170 opportunità nel mese e 570 nel trimestre; a seguire il comparto dei servizi operativi di supporto alle imprese (150 nel mese e 670 nel trimestre) e quello dei servizi alle persone (circa 140 nel mese e 650 nel trimestre).
Aumenta, su base annua, la quota di contratti stabili: nel 17% dei casi (era il 15% un anno fa) le entrate previste saranno stabili, ossia con un contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nell’83% saranno a termine (a tempo determinato o altri contratti con durata predefinita).
La difficoltà di reperimento conferma il dato dei mesi precedenti e si attesta al 44,3%. Le criticità sono dovute soprattutto alla mancanza di candidati, più che ad una preparazione inadeguata. Il gruppo professionale dei “dirigenti, professioni con elevata specializzazione e tecnici” si conferma il gruppo più difficile da trovare sul mercato del lavoro (52,9%); a seguire il gruppo professionale degli “operai specializzati e conduttori di impianti e macchine” (48,7%) e degli “impiegati, professioni commerciali e nei servizi” (41,3%).