Incredibile ma vero: Franco Valente riesce a “mettere d’accordo” il presidente della Regione Francesco Roberti e l’ex governatore Donato Toma. Entrambi infatti ritengono che l’architetto sia l’uomo giusto per la promozione del complesso monumentale di San Vincenzo al Volturno.
Toma lo nominò conservatore onorario a luglio del 2018. Roberti gli ha attribuito ieri la carica onorifica.
«Il complesso monumentale del Monastero di San Vincenzo al Volturno costituisce un esempio di grandissimo rilievo e pregio artistico, storico, archeologico e culturale in uno scenario suggestivo e unico», si legge nella delibera 249 proposta dallo stesso presidente della Regione. È quindi «di primario interesse regionale tutelare e assicurare la conservazione e la valorizzazione di tale complesso e garantirne la conoscenza e la riconoscibilità a livello nazionale ed internazionale». Per raggiungere l’obiettivo, «è necessario avvalersi delle competenze di una figura con comprovata preparazione culturale e specifica conoscenza dei valori religiosi, storici, artistici, architettonici, archeologici e culturali del Molise in generale e del sito archeologico in questione in particolare». Il conservatore onorario, appunto, con funzioni consultive e di impulso.
Chi meglio di Valente, che ha già svolto questo ruolo ed è conservatore onorario anche dei beni architettonici, archeologici, artistici e paesaggistici del Comune di Venafro e di quelli della Pia Unione di Venafro.
Nello svolgimento dell’incarico, affidato a titolo gratuito (salvo eventuali rimborsi spese per attività ed iniziative proposte o patrocinate dalla Regione o altri enti interessati, preventivamente concordati ed autorizzati), l’architetto è autorizzato, secondo quanto fissa in dettaglio la delibera, a «accedere ai beni facenti parte del patrimonio indisponibile della Regione Molise nei Comuni di Castel San Vincenzo e Rocchetta a Volturno al fine di proseguire eventuali attività di ricognizione dei beni finalizzati alla costituzione del Parco Archeologico regionale di San Vincenzo al Volturno e riferire alla Regione Molise di situazioni di occupazioni abusive o non autorizzate; potersi recare presso gli enti comunali, regionali e statali per acquisire documenti e certificazioni relative allo stato degli immobili di proprietà regionale; poter proporre e promuovere, coordinandosi con gli uffici regionali preposti, tutte le azioni di legge per la reintegrazione delle proprietà regionali eventualmente occupate da altri soggetti nell’ambito del Parco Archeologico di San Vincenzo al Volturno, nonché per la ricognizione e il recupero dei reperti archeologici mobili provenienti dagli scavi effettuati comunque su aree e su immobili di proprietà regionale; curare, coordinandosi con l’amministrazione regionale, tutte quelle iniziative che riterrà opportune per la valorizzazione delle aree archeologiche, ivi comprese conferenze, manifestazioni culturali, incontri promozionali, convegni, giornate di studio, stages professionali, purché sia garantita la puntuale e sistematica tutela del patrimonio antico esistente».