Al via gli incentivi per l’area di crisi complessa Venafro Campochiaro Bojano. Si tratta del secondo avviso ai sensi della legge 181 per il sostegno alle attività produttive che intendono realizzare progetti nella zona interessata, dopo quello che si è chiuso a dicembre del 2017.
Dalle 12 del prossimo 5 settembre 2023 alle 12 del 7 novembre 2023 le imprese possono chiedere i finanziamenti della legge 181, gestita da Invitalia. A disposizione ci sono 8,8 milioni di euro, messi a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy per sostenere i programmi di sviluppo industriale.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto di riconversione e riqualificazione industriale per l’area di crisi, avviato con l’accordo di programma del 27 luglio 2017, con proroga al 2023, per rilanciare le attività imprenditoriali e di sostenere l’occupazione nei 67 Comuni appartenenti all’area industriale.
L’area Venafro Campochiaro Bojano è stata riconosciuta “area di crisi industriale complessa” per le problematiche legate alla grave crisi che ha colpito le principali aziende, oltre l’indotto, che operano (sarebbe più corretto dire operavano) nell’avicolo e agroalimentare (Solagrital-Gam), nel tessile (Ittierre Spa) e nel settore metalmeccanico (Venafro-Pozzilli).
Comprende 67 Comuni (sono indicati nel box in pagina) così individuati: Comuni soci del Consorzio per lo sviluppo industriale Isernia-Venafro; Comuni soci e/o appartenenti al comprensorio del Consorzio; Comuni con presenza di aziende dell’indotto avicolo, tessile, metalmeccanico e di aree artigianali/industriali.
Con l’accordo di programma del 27 luglio 2017 il ministero dello Sviluppo economico, la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, la Regione Molise e Invitalia si sono impegnati ad attuare il progetto di riconversione e riqualificazione industriale dell’area. L’accordo prevede complessivamente l’impiego di 45,58 milioni ed è stato prorogato per utilizzare le risorse nazionali residue.
Gli obiettivi del piano di riqualificazione, elaborato e coordinato da Invitalia sono: rafforzare il tessuto produttivo esistente, attrarre nuovi investimenti, sostenere il reimpiego dei lavoratori espulsi dal mercato del lavoro. L’offerta di incentivi e agevolazioni è composta da risorse nazionali (15 milioni), regionali (21 milioni), politiche del lavoro (fondi regionali per 9,5 milioni), aree industriali immediatamente fruibili dagli investitori, infrastrutture, networking con il sistema del credito e servizi di informazione.