Non solo San Giuliano di Puglia, dove il villaggio provvisorio costruito undici anni fa per dare riparo ai terremotati è stato dichiarato idoneo per l’accoglienza dei migranti. Ma anche numerose altre comunità del Molise sono pronte ad ospitare i profughi, il cui arrivo sembra ormai cosa certa ed imminente. Il riacutizzarsi della guerra civile in Siria e gli scontri in Egitto, infatti, spingono migliaia di persone al giorno verso l’Italia, porta d’Europa e di speranza. Questo scenario internazionale ha spinto il ministro Delrio a convocare d’urgenza la Conferenza unificata con Regioni e Anci. Per il Molise c’è il vicepresidente della giunta Frattura, Michele Petraroia. “Noi ci siamo e puntiamo su un modello di accoglienza diffuso sul territorio. Nessun Cie o Cara, se qualcuno pensa di imporci la separazione militare e il filo spinato saremo nettamente contrari. È un sistema che ha fallito perché nega i diritti umani. Come per la gestione dell’emergenza Nord Africa, invece, proponiamo di ospitare piccoli gruppi nei Comuni che hanno risposto al bando Sprar”, spiega Petraroia, che è anche assessore alle Politiche sociali.