Donato Toma è il nuovo presidente del collegio sindacale di Infratel, la “in house” del ministero delle imprese impegnata in interventi di infrastrutturazione del Paese per il superamento del digital divide e l’abilitazione alla diffusione di servizi di connettività avanzati.
Il cambio dei vertici della società è stato deliberato martedì dal Cda. Il neo presidente del Consiglio di amministrazione è Alfredo Maria Becchetti, Pietro Piccinetti è l’ad, Maddalena Castellani, Gregorio Fontana e Leonarda Sansone sono i consiglieri. Del collegio sindacale, oltre all’ex governatore del Molise, fanno parte Monica Scipione e Maurizio Rubini.
La mission di Infratel Italia, soggetta alla direzione e al coordinamento di Invitalia, si articola attraverso interventi attuativi della strategia nazionale per la banda ultralarga, promossi dal ministero delle Imprese e dal Dipartimento per la Trasformazione digitale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. È stazione appaltante per i lavori da realizzare nelle cosiddette aree bianche, è impegnata nella creazione di una rete wi-fi pubblica e, si legge sul sito della società, «si pone come naturale leva operativa per l’attuazione del Pnrr – Investimento 3 “Reti Ultraveloci”». In particolare, si occupa di quattro piani del Pnrr digitalizzazione: Italia 1 Giga, Italia 5g, Scuola connessa e Sanità connessa.
Toma non è l’unico politico, oggi tornato alla professione, nominato ai vertici di Infratel. Il presidente del Cda Becchetti, riporta Policymakermag.it, è stato coordinatore della Lega a Roma, l’ad Piccinetti è vicino al ministro Urso e il consigliere Fontana è un ex parlamentare di Forza Italia.