Dopo il varo del decreto Caivano, il governo Meloni lavora a ulteriori misure di inclusione tese alla rieducazione scolastica, sociale, familiare e sportiva su tutto il territorio nazionale.
È quanto emerso in seguito al question time cui ha preso parte la deputata molisana di Fratelli d’Italia Elisabetta Lancellotta. La parlamentare, nella seduta della Commissione Affari sociali della Camera, ha posto un’interrogazione a risposta immediata al vice ministro per le Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci sui gravissimi atti di violenza e abuso di gruppo avvenuti a Caivano, chiedendo quali iniziative intenda assumere il ministro, non solo nel territorio di Caivano, ma in tutti i territori caratterizzati da forti criticità sociali, che coinvolgono soprattutto i minori.
«Territori come l’area del Parco Verde – ha affermato l’onorevole Lancellotta – si sono caratterizzati per la criminalità, l’emarginazione e il degrado sociale. Il 15 novembre 2023 – ha ricordato – è entrato in vigore il cosiddetto decreto Caivano, che prevede, tra gli altri, interventi a supporto delle istituzioni scolastiche del Mezzogiorno, l’Agenda Sud, ovvero norme per garantire l’adempimento dell’obbligo di istruzione, anche con misure sanzionatorie, azioni di rigenerazione urbana, anche degli edifici scolastici, misure di alfabetizzazione dei minori ed aggravamento delle pene massime per l’uso improprio delle armi e per il traffico di stupefacenti, rendendo più stringenti alcune misure amministrative di polizia preventiva. Tuttavia, un provvedimento mirato solo a reprimere la criminalità minorile potrebbe risultare poco efficace sul reale contrasto alla criminalità e violenza giovanile e alla povertà educativa. Il presidente del Consiglio, nella sua visita a Caivano, affermò come intendesse coinvolgere l’intero Governo su tale vicenda, ciascuno per la propria competenza».
Lancellotta ha poi concluso: «Sono soddisfatta della risposta alla mia interrogazione, in virtù del fatto che lo Stato è risultato presente sul territorio, fin da subito, con azioni concrete tese sia alla repressione della criminalità minorile sia alla diminutio della povertà educativa, investendo in ambito scolastico e sportivo. È emersa la volontà di lavorare su ulteriori misure di inclusione tese alla rieducazione scolastica, sociale, familiare e sportiva».