Dal 1 gennaio 51 Comuni del Molise, fra cui il capoluogo di regione, non potranno più conferire i rifiuti nella discarica della Comunità montana “Molise Centrale”. Bene che vada, ha avvertito il commissario dell’ente Domenico Marinelli, l’immondizia dovrà essere scaricata a Guglionesi o Isernia.
«Le conseguenze economiche per le comunità ed ambientali per l’intero Molise sono facilmente immaginabili», ha messo nero su bianco l’avvocato in una nota inviata ieri – giorno in cui della questione si è discusso anche in sede di audizione in Prima commissione, nell’ambito della sessione di bilancio – al governatore Francesco Roberti e all’assessore all’Ambiente Andrea Di Lucente (e a tutti i consiglieri).
L’impianto sarà saturo a marzo 2024, secondo le stime del gestore Giuliani Environment, che ha già comunicato anche alla Regione l’interruzione del servizio.
Il commissario dell’ente (che è in liquidazione) ha da tempo sottoposto la vicenda all’attenzione di Palazzo Vitale. Ma «la Regione non ha ancora studiato-programmato il da farsi “dopo Montagano”». Per questo, con la lettera di ieri, ha sollecitato un «urgentissimo incontro».
«Che la discarica di Montagano stesse per esaurire la sua capienza era chiaro da anni: noi abbiamo più volte sollecitato i vertici regionali sul tema, e adesso che la chiusura è imminente, non è ancora chiaro in che modo la Regione intenda agire per evitare disagi ai molisani», il commento degli esponenti 5s Roberto Gravina, Andrea Greco e Angelo Primiani. Siamo di fronte, è la loro denuncia, a «una vera e propria emergenza che il Molise non può assolutamente permettersi». I consiglieri pentastellati depositeranno un’interrogazione urgente sul punto. «I molisani – hanno concluso – meritano risposte chiare e adeguate di fronte a una situazione che è nota da anni e che, a quanto pare, continua ad essere gestita in maniera a dir poco “allegra”».