Prenderà servizio lunedì a Campobasso Maricetta Chimisso, nominata a capo dell’Ufficio scolastico del Molise con un decreto del ministero dell’Istruzione notificato ieri negli uffici di via Garibaldi.
Confermate le indiscrezioni: su di lei il dicastero di Valditara ha puntato per la successione ad Anna Paola Sabatini, che da fine luglio dirige l’Usr del Lazio.
Maria Concetta, per tutti Maricetta: 62 anni, mamma e nonna, preside dell’Istituto Alberghiero della città adriatica spesso alla ribalta delle cronache nazionali per progetti di inclusione oltre che di buona istruzione. L’ultimo premio lo ha consegnato la ministra (leghista) della Disabilità Alessandra Locatelli a maggio, davanti a una platea “piena” di centrodestra che si apprestava a rivincere le elezioni (Roberti, Marone, Della Porta e numerosi esponenti del Carroccio). Un mese dopo la preside pasionaria, che è stata anche vice del sindaco Sbrocca, lasciò il Pd. Per motivi che vengono da lontano. Ma la coincidenza temporale ha “marchiato” la sua scelta. Da allora tra i dem serpeggiava la narrazione “avvelenata” sulla sua scalata all’Usr benedetta dal partito di Salvini in cambio dell’abbandono della nave di Schlein.
Quando le viene posta la domanda, in maniera diretta e quasi brutale, lei non si sottrae: «Altrettanto brutalmente le rispondo. Non è la prima volta che ho proposto domanda per questo incarico. È avvenuto anche quando al governo c’era il Pd e con ministri dell’Istruzione del Pd. Il mio curriculum parla da sé. E non aggiungo altro».
Le voci sulla sua imminente nomina si sono rafforzate nella prima decade di questo mese. Sul tavolo di Valditara una rosa ristretta. Oltre a Chimisso, c’era il nome della dirigente dell’Ambito provinciale di Campobasso Marialuisa Forte, perno dell’Usr in questi mesi di reggenza, con un curriculum altrettanto robusto e un cursus a lungo dedicato alla dirigenza (prima di arrivare in via Garibaldi è stata preside del “Pertini Montini Cuoco” nel capoluogo di regione). E c’era quello di Alberta De Lisio, dirigente della Regione, per anni a capo dell’Avvocatura interna di Palazzo Vitale e ora, fra le altre cose, Autorità di gestione del Por. Chimisso ha vinto la concorrenza, dunque.
«Ci sono grandi priorità nella scuola in generale e in quella molisana in particolare. Credo che l’obiettivo principale – dice ancora a Primo Piano alla vigilia dell’insediamento – sia quello di mettere al centro del processo educativo i ragazzi. Serve una vera rivoluzione da questo punto di vista o arriveremo a un punto di non ritorno. La bussola deve puntare a un nord magnetico rappresentato dagli alunni, dagli studenti. Se si fa questo, il resto verrà. Anche la valorizzazione del ruolo dei docenti».
Ieri mattina il saluto al suo Federico di Svevia. Non senza commozione.
ritai