Nei primi sei mesi del 2023 in Molise ci sono state 123 denunce di scomparsa. I numeri sono contenuti nel report del commissario di Governo per le persone scomparse diffuso ieri in occasione della Giornata nazionale.
Di tutte le denunce, però, solo 25 riguardano cittadini italiani (12 sono stati ritrovati e 13 sono ancora irreperibili). Nel 2022 invece in regione complessivamente le denunce erano state 265. Nove i minori italiani scomparsi (solo uno è stato ritrovato), 47 quelli stranieri (34 ancora irreperibili).
Da gennaio a giugno in tutta Italia le denunce sono state 13.031, di cui il 73,9% è costituito dagli under 18, il 22,5% da maggiorenni ed il 3,6% dagli over 65 (spesso soggetti anziani con deficit cognitivi).
La Giornata dedicata agli scomparsi è stata istituita nel 2019 dal commissario straordinario per sensibilizzare la popolazione sul fenomeno.
In occasione della ricorrenza, la Prefettura di Campobasso ha realizzato una campagna di sensibilizzazione attraverso la produzione e diffusione di un’apposita brochure che riassume le procedure e le buone pratiche da attivare nell’immediatezza dell’evento, al fine di ottenere i migliori risultati in termini di efficienza e tempestività nelle ricerche. La brochure è pubblicata sul sito della Prefettura.
In caso di allontanamento di un familiare o di un conoscente, si legge nella brochure, il consiglio è di contattare immediatamente il numero unico di emergenza 112 oppure il numero unico europe di emergenza per i minori 116.000 (affidato in Italia al ministero dell’Interno e gestito da Telefono Azzurro). L’invito è anche a fornire tutte le informazioni utili al ritrovamento della persona (luoghi frequentati, abitudini, fragilità). E a prestare attenzione ai segnali di disagio (dalle difficoltà familiari a un uso scorretto della rete da parte dei più giovani fino alle patologie che comportano danni cognitivi).
La Prefettura, quindi, cura l’attuazione del Piano provinciale di ricerca con il coinvolgimento, secondo i casi, delle forze di polizia, dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Alpino e Speleologico, oltre che del mondo del volontariato e di tutto il sistema locale di Protezione civile.
Anche il “Progetto Aurora” (https://www.auroramedicalcare.it/) sostiene la campagna istituzionale evidenziando come in Molise il fenomeno coinvolga soprattutto gli anziani. Serve maggiore sostegno alle famiglie nel prendersi cura delle persone a rischio. «Dove non può arrivare l’attività di prevenzione – ricordano da Aurora – può risultare decisiva la tecnologia di ultima generazione e salvare vite. Proprio come avviene con il dispositivo che il Progetto ha promosso negli ultimi mesi nei comuni e nelle piazze molisane: un semplice bracciale che – grazie a un preciso sistema di geolocalizzazione – invia in automatico l’allarme a una centrale operativa se chi lo indossa oltrepassa l’area di sicurezza precedentemente definita e programmata insieme a parenti e caregiver.
La tecnologia, unita alla sensibilità umana, può rappresentare davvero la risposta migliore a tali problemi, evitare drammi e migliorare la qualità della vita di tutti noi».