Il ministero dell’Interno non torna indietro. Per i funzionari del Viminale il villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia è idoneo all’accoglienza dei profughi. E lo ha fatto capire chiaramente: c’è necessità urgente di convertire le casette che accolsero i terremotati nel 2002 in centro per gli immigrati che sbarcano, a centinaia, sulle coste italiane.
Stamane alle 10 il prefetto Pria, capo dipartimento dell’Immigrazione e delle Libertà civili torna in paese insieme ai vertici della prefettura di Campobasso per un secondo sopralluogo, un vertice operativo nella struttura polifunzionale. Ci sarà anche la Protezione civile, ci sarà la Regione. E l’amministrazione comunale. In entrambi i casi la posizione contraria ad un centro di grandi dimensioni – e sul modello dei Cara – è stato già espresso dal vicepresidente Petraroia e dal sindaco Barbieri. Petraroia alla vigilia ribadisce il concetto: “La Regione interverrà alla riunione ribadendo le posizioni già espresse in sede nazionale nell’incontro con il Governo, offrendo la disponibilità a potenziare l’accoglienza per piccoli nuclei di immigrati in un ampio numero di comuni, e a tal proposito convoca tutti gli enti locali per un incontro propedeutico sul tema per lunedì 16 settembre alle 18. Sull’utilizzo del villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia persistono perplessità che meritano di essere approfondite con le comunità locali, le forze sociali e le organizzazioni di volontariato”.