In occasione del 60° dell’autonomia del Molise, Massimo Romano ha rilanciato la proposta di “accollare” allo Stato la quota di disavanzo regionale prodotta dal comparto sanità.
Da ieri, quindi, il movimento Costruire democrazia è impegnato nella raccolta di firme a sostegno della petizione popolare. Le sottoscrizioni, ha detto il consigliere di Palazzo D’Aimmo, saranno consegnate al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella quando sarà in Molise per partecipare agli eventi organizzati con il coordinamento del presidente del Consiglio di via IV Novembre, Quintino Pallante.
«Siamo seri: non abbiamo né indicatori né credibilità per rivendicare l’autonomia regionale. Con questi numeri (demografici, occupazionali, economici, contabili, fiscali) e questa qualità dei servizi (sanitari, infrastrutturali, trasportistici, sociali) facciamo ridere l’Italia», il commento caustico di Romano in occasione dell’anniversario della promulgazione della legge costituzionale che nel 1963 istituì la XX Regione d’Italia.
«Occupiamo la vetta delle classifiche nazionali solo per decremento demografico, per incapacità di spendere le risorse pubbliche (sul Pnrr le percentuali sono ridicole), per le aliquote fiscali più alte di tutte le altre regioni e per i molteplici esempi di terrificante inadeguatezza politica e amministrativa (le ultime pronunce della Corte costituzionale sulle leggi regionali fanno arrossire dalla vergogna).
Questo è il quadro obiettivo, per cui c’è davvero poco da festeggiare», ha quindi ribadito il suo punto di vista.
Non senza, però, socchiudere a un barlume di speranza. «Ma non tutto è perduto. Un margine per invertire la rotta esiste: abbiamo il mare e la montagna, borghi fantastici, tradizioni culturali straordinarie, un patrimonio archeologico invidiabile, l’acqua, filiere agroalimentari di grandissimo valore, un territorio sostanzialmente (ancora) preservato dalla criminalità organizzata e decine di migliaia di molisani in giro per il mondo che qui hanno lasciato il cuore. Ma per guardare al futuro con ottimismo bisogna mettere un punto ai fattori inesorabilmente negativi che ci condannano, tracciando – ha proposto Romano – una netta linea di demarcazione con il passato».
Quindi ha lanciato l’iniziativa della sottoscrizione popolare (online e nelle piazze del Molise) a sostegno della proposta «di far pagare allo Stato il debito sanitario accumulato nei 14 anni di commissariamento statale della Regione, per “alleggerire” il disavanzo regionale, liberare risorse economiche (centinaia di milioni) da destinare agli investimenti, diminuire la pressione fiscale sui cittadini e ripristinare la dignità calpestata. La proposta e le firme per l’adesione le consegneremo tutti insieme al Presidente Mattarella, garante della Costituzione e dell’unità nazionale, quando sarà in Molise per festeggiare il 60esimo anniversario dell’autonomia regionale. Siamo pronti», ha concluso Romano.